Doti Le sue caratteristiche tecniche, invece, sono sconosciute ai più poiché fino ad ora di Vargas si sono visti quasi esclusivamente i gol. Ben 26 quest’anno tra la Copa Sudamericana (11, record di tutti i tempi) ed il campionato( 15 tra Apertura e Clausura). Un bottino che Edu spera di incrementare nell’ultima partita che disputerà con l’Universidad de Chile, il ritorno della finale scudetto contro il Cobreloa (l’andata si è giocata ieri alle ore 23 italiane, ma Vargas l’ha vista dalla tribuna causa squalifica). Giovedì scenderà in campo sperando di festeggiare con i suoi, ormai ex, tifosi, poi partirà per Napoli appena dopo il Capodanno.
In lizza Dovrebbe imbarcarsi il 2 gennaio ed arrivare dunque il 3 a Castelvolturno. Allora comincerà ufficialmente la sua avventura in Italia. Intanto, contende a Neymar il premio «Rey de America 2011», indetto dal quotidiano sportivo «El Pais» di Montevideo. Vargas sogna di portare il trofeo con sé a Napoli.
Giudizio ok «Permesfonderà. Lo conosco benissimo poiché l’Universidad de Chile è la mia squadra del cuore. È molto veloce, potente e ha un ottimo fiuto del gol», ha detto il suo connazionale Mauricio Pinilla, che terrà a battesimo Vargas in Palermo- Napoli. Vargas ha le armi per farcela, però bisognerà capire come sarà il suo impatto con il nostro calcio. È più Tevez che Lavezzi. Una seconda punta che, però, guarda sempre la porta avversaria. La velocità è simile a quella del Pocho, ma questa è forse l’unica similitudine. Vargas, infatti, predilige puntare sempre in verticale. Difficile vedergli fare quelle serpentine orizzontali in attesa di servire un compagno nel taglio, che sono la prerogativa di Lavezzi. Difficile vedere Edu avventurarsi in dribbling spalle alla porta lui appoggia a riparte. Ecco perché in coppia con il Pocho dovrebbe fare faville. Una frase del d.s. Bigon lascia intendere proprio questo: «I giocatori li scegliamo in base alle caratteristiche che ci vengono indicate da Mazzarri». Dunque, anche se il tecnico toscano aspetta di conoscere Vargas di persona, il cileno sembra perfetto per il sistema di gioco del Napoli.
Avanti tutta Non dà mai punti di riferimento, svaria da destra (dove ama partire) a sinistra e spesso si trova anche in posizione di centravanti. In Italia dovrà imparare, però, a rendersi utile anche in fase di non possesso, cosa che nell’Universidad de Chile fa molto raramente. Del resto, anche Sanchez, di cui in patria è considerato l’erede, ha avuto bisogno di un maestro come Guidolin per esplodere nel nostro campionato. Proprio Mazzarri potrebbe essere l’arma in più di Vargas.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 27 Dic 2011 - 11:21