CdS Vargas vuole venire a Napoli da Re

Domani sera l’ultima passerella davanti alla sua gente. E che passerella per Edu  Vargas, a caccia del Triplete. Dopo la vittoria nel torneo d’Apertura e la  conquista della Copa Sudamericana, infatti, il freschissimo acquisto del Napoli  tra poche ore sarà in campo a Santiago per il match che vale il trionfo anche  nel torneo di Chiusura, l’altra metà del campionato in Cile.

NOTTE DI EMOZIONI- E per lui sarà davvero una  notte d’emozioni. Perché ci sarà in gioco lo scudetto, certo, ma  anche perché sarà la sua ultima partita con la maglia dell’Universidad, infine,  perché dall’altra parte ci sarà quel Cobreloa che per quattro stagioni (dal 2006  al 2009) è stata la sua squadra. Tutto in una notte, insomma, per il giovanotto  che poi avrà solo da fare la valigia e volare a Napoli con in tasca le  credenziali da presentare al nuovo allenatore. E le credenziali che consegnerà a  Mazzarri raccontano (per ora) di 18 gol in Primera Division, 11 nella Copa  Sudamericana e 1 nella Libertadores. E ancora: del titolo di capocannoniere  della Sudamericana, del “Botin de Oro”, praticamente la Scarpa d’Oro che anche  in Cile premia il re del gol e, chissà, forse anche del Pallone d’Oro  sudamericano.

IL DUELLO CON NEYMAR- Forse, perché indiscrezioni  che rimbalzano dall’Uruguay in queste ore (il nome del vincitore sarà annunciato  venerdì, e il premio di “Rey de America” sarà consegnato sabato) dicono che  Neymar, il piede magico del Santos, nella conta dei voti sarebbe un po’ più  avanti: dieci schede. Mentre Riquelme, il grande Riquelme che in Argentina ha  trascinato il Boca allo scudetto dopo tre anni di astinenza, sarebbe terzo, ma  staccato di parecchio. Neymar, insomma, potrebbe dare a Vargas un’amarezza.  Ma, recupero possibile a parte, sarebbe davvero l’unica di un anno  straordinario. Come forse neppure il giovane cileno s’aspettava. L’anno  dell’esplosione come bomber, della consacrazione internazionale   e d’un ingaggio  che, al di là del danaro che anche conta, lo catapulta direttamente in uno dei  campionati più complicati al mondo e anche in uno degli attacchi più rispettati  in tutta Europa. Insomma, ancor prima di partire da Santiago, sa bene Vargas che  al Napoli dovrà ambientarsi in fretta e darsi da fare per farsi preferire a chi  c’è già.

CHIUSURA IN BELLEZZA- Intanto, però, la “Joya”, il  gioiello nato a Renca il 20 novembre dell’89, il destro naturale che prima di  quest’ultima fantastica stagione non era mai neppure arrivato in doppia cifra,  l’ala, la seconda punta che gioca sia a destra che a sinistra, vuol chiudere in  bellezza davanti al pubblico cileno. Vargas, infatti, torna nel match che decide  il campionato dopo aver saltato per squalifica l’andata della finale dei play  off. Finale, quella di Camala, che mancando lui, sarà stato un caso oppure no, è  finita senza gol. ” Prima d’andar via voglio regalare ai tifosi delle “U  de Chile” e voglio regalarmi anche questo titolo”, ha promesso Edu, che  dovrà faticare per nascondere tutta l’emozione del momento. “Speriamo di  mettere la partita subito sulla strada giusta per non rischiare nulla nel  finale”, ha aggiunto Jorge Sampaoli, l’allenatore dell’Universidad, il quale  ha confidato ai suoi che vorrebbe far uscire Vargas appena un po’ prima della  fine della gara per la standing ovation dell’Estadio Nacional, domani sera pieno  sino all’orlo, che per due stagioni è stata la sua casa e anche il suo  trampolino di lancio verso il ricco calcio del vecchio continente. Insomma, non  si dice per scaramanzia, ma a Santiago tutto è pronto per la doppia festa:  quella del titolo di Clausura e quella dell’addio a Edu, il simbolo degli ultimi  successi della “U”.

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