Hamsik non vuole fermarsi: raggiunto Cavani, nel mirino i record di Sallustro e Maradona

Hamsik Gol – C’è una certezza che nel Napoli non verrà mai meno: Marek Hamsik. Lo slovacco, punto fermo degli azzurri, capitano e bandiera, non vuole fermarsi. Con la rete contro l’Inter ha raggiunto Edinson Cavani a quota centoquattro reti.

HAMSIK GOL, NEL MIRINO SALLUSTRO

Terzo marcatore di sempre, dicevamo. Un risultato non da poco: Hamsik, fenomenale negli inserimenti e non nuovo al gol, è pur sempre un centrocampista. Ciò rende doppia la soddisfazione per il risultato raggiunto. In particolare perché il tutto fatto con una sola maglia: esempio più unico che raro nel calcio moderno. Contro l’Inter è lecito che, pensando alle centoquattro reti, gli sia venuto un brivido lungo la schiena. Come dargli torto: il HAMSIK GOLsuo nome è già storia, in attesa di diventare leggenda. Primatista, onnipresente, orgoglioso rappresentate della casacca azzurra, spesso Hamsik è la provvidenza. Il numero diciassette, la malasorte nella cabala partenopea, da quando è indossato da lui ha acquistato le stimmate della provvidenza. Napoli lo ha adottato, lui ha adottato Napoli nel suo cuore. Nel mentre tanti altri risultati da raggiungere. Altri record da battere. In attesa che la storia poi diventi leggenda.

Centoquattro reti significa meno quattro da Attila Sallustro. Posto d’onore per lui, destinato ad essere raggiunto e superato. Hamsik l’ha messo nel mirino ed è pronto a scalare ancora posizioni. Magari cominciando da domani: al Cagliari, come a tutte le squadre affrontate in A, ha già segnato. Regalare una vittoria al popolo azzurro, con una sua rete, è l’obiettivo. E poi conquistare i tre punti, perché la risalita continua anche in campionato.

HAMSIK GOL, A CACCIA DI D10S

Diego era il principio e sarà la fine. Traslitterando un celebre passo della Bibbia, e mischiando sacro e profano, potremmo intendere così quello che è il prossimo obiettivo da raggiungere. Maradona è lì, ad undici reti, nella sua nicchia speciale condita da due scudetti, vittorie e centoquindici marcature: record assoluto. Diego resta Diego, pezzo indelebile di storia scolpito nel cuore di Napoli. Ma Marek è pur sempre Marek: re indiscusso del nuovo corso. Rimasto per amore della maglia, pronto a legarsi ogni volta alla città e alla squadra in un’eterna promessa che si rinnova da dieci anni. Ed il meglio, potremmo dire, non è ancora venuto. Per undici motivi ancora. Dopodiché ai posteri l’onere, e l’onore, di raccontare le gesta di quel diciassette slovacco, napoletano per scelta.

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