Riccardo Bigon, come tutti i suoi colleghi, in questo periodo dell’anno ha il suo bel da fare. Sarebbe erroneo e disdicevole, tuttavia, pensare che quando non impazza il calciomercato, il direttore generale azzurro, se ne stia sdraiato sotto una palma ai Tropici a sorseggiare drink, giacché è tra i dirigenti più vigili e sempre pronti ad adescare “un buon affare” repentinamente.
Al momento, il suo lavoro è improntato verso più fronti: in primis ha il compito di piazzare altrove i giocatori in esubero, ai quali la panchina sta, ormai, stretta e che non rientrano nei piani tecnici di Mazzarri e, al contempo, deve incrementare la rosa azzurra con giocatori possibilmente muniti di caratteristiche diverse.
Il tutto applicando il metodo “minimo sforzo, massimo risultato”. Dove per sforzo si intende il denaro da investire, in conformità con la nota politica societaria, ancora di più, alla luce del cospicuo investimento attuato per acquistare Vargas. Mentre il risultato da perseguire è arrichhire la rosa di individui che possano dare il loro concreto e palpabile contributo sul triplo fronte “targato C”: Champions-Campionato-Coppa Italia o, quanto meno, possano fungere da valide riserve per consentire ai titolarissimi di recuperare ossigeno, quando ne sono in palese deficit, senza costringere la squadra a perdere punti.
“Un altro attaccante. Un centrocampista. Un difensore.”
Gli addetti ai lavori hanno ampiamente detto la loro nell’ambito del “fantamercato”.
Adesso più che le parole, a Bigon spetta attuare i fatti. Il Ds del Napoli è l’unico ad avere realmente in mano le redini del calciomercato. La sua riservatezza e la serietà con la quale da sempre porta a termine le trattative, difficilmente consentono di carpirne in anticipo le mosse e piazzare anzitempo in prima pagina l’ennesimo colpo di mercato in casa Napoli.
Pertanto, possiamo solo dimenarci tra fantasia e realtà, tra “bufale” e possibili acquisti/cessioni, perchè, per quanto ci possa essere un giornalista bravo ed abile a “prevedere il futuro”, piuttosto che informato da una fonte più o meno attendibile, attualmente risulta difficile credere che qualcuno realmente sappia quali sono le manovre di mercato che Bigon intende attuare, sia in entrata che in uscita.
E’ pur vero che il mercato di Gennaio non riserva solitamente grandi emozioni nè colpi di scena, a maggior ragione perchè, alle porte del Maschio Angioino è già sbarcato “il” calciatore. Con l’arrivo di Vargas, infatti, il Napoli ha messo a segno uno dei colpi di mercato più clamorosi d’Europa, battendo la concorrenza di squadre del calibro del Chelsea, del Manchester City e non solo.
Un’altra delle poche operazioni concrete ha avuto corso nella giornata di oggi con l’arrivo a Novarello di Leandro Rinaudo, atteso per valutarne le condizioni fisiche dopo il periodo di lunga inattività. Il Novara infatti si riserva di valutarne prima le condizioni fisiche e poi, successivamente ad un periodo di prova, deciderà in merito al tesseramento del calciatore. Scelta comprensibile, ed addio largamente preannunciato quello di Rinaudo, giacché il difensore di origini palermitane, non è mai stato adoperato da Mazzarri ed, inoltre, l’aspro rapporto di astio creatosi con la tifoseria, dopo il passaggio alla Juventus, sembrava francamente irrecuperabile. Al Novara è stato accostato più volte anche il nome di un altro tesserato del Napoli, Giuseppe Mascara che però, anche se con l’arrivo di Vargas vedrà ulteriormente ridotte le sue possibilità di essere impiegato, non riesce a lasciare la piazza di Napoli che per anni ha fortemente desiderato. Nelle ultime ore è stata prospettata anche l’ipotesi di un probabile ritorno a Catania da parte di Mascara.
Così come è stata più volte ipotizzata una “partenza di lusso”, quella di Salvatore Aronica. Uno dei titolarissimi, nonché pupillo di Mazzarri, ma il recupero, ormai agli sgoccioli, di Britos metterebbe seriamente a rischio il suo ruolo di “intoccabile”. Appare difficile ipotizzare che Aronica si accomodi in panchina senza battere ciglio, inoltre, attuando ora la cessione del calciatore il Napoli riuscirebbe ad ottenerne un introito economico, mentre a giugno il difensore andrebbe via gratis per effetto della scadenza del suo contratto. Proprio in quest’ottica si va a collocare la probabile trattativa con il Palermo, prossimo avversario del Napoli in campionato. Con il club siciliano, infatti, si starebbe valutando un possibile scambio tra Aronica e Federico Balzaretti più soldi, circa 4 milioni di euro da versare nelle casse di Zamparini. Il terzino gioca sia a destra che a sinistra e per questo farebbe gola al Napoli. Inoltre, si vocifera che il calciatore sia in rotta con Zamparini il che renderebbe al quanto probabile la sua cessione.
Così come uno degli argomenti più caldi degli ultimi giorni è lo scambio Santana-Candreva con il Cesena, nonostante lo stesso Santana sia giunto a Napoli solo 6 mesi fa firmando un contratto triennale con il club partenopeo. Mario Piccioli, l’agente di Santana, ha rilasciato alcune dichiarazioni che non lasciano spazio a dubbi: “È difficile lasciare Napoli ma Mario vuole giocare con continuità. Il Cesena è interessato a lui già dalla scorsa estate. Sicuramente potrebbe essere una soluzione”.
Di contro, Antonio Candreva a Cesena non è contento ed è facilmente comprensibile che al momento la prospettiva di vestire l’azzurro del Napoli faccia gola a chiunque.
“E vissero felici e contenti” appare quindi il finale più ovvio e scontato. Tuttavia, il problema più spinoso da risolvere, per accaparrarsi il calciatore romagnolo, è rappresentato dalla sua comproprietà: l’altra metà è, infatti, dell’Udinese che stima il suo cartellino quasi 11 milioni. Ma i rapporti amichevoli intrattenuti tra De Laurentiis e Pozzo potrebbero lasciar ben sperare riguardo l’esito positivo della trattativa.
Appare possibile, inoltre, che il mercato del Napoli si muova alla ricerca di un rinforzo per la corsia sinistra, in grado di alternarsi con Dossena e permettere a Zuniga di spostarsi a destra ed alternarsi, a sua volta, con Maggio. Bigon, tra le tante cose, saprà trovare sicuramente una sistemazione idonea per il promettente gioiellino Jacopo Dezi, richiesto dal Chievo, che, però, vuole una parte del cartellino. Quindi, il giovane calciatore, potrebbe approdare in un club di Serie B, in prestito fino a giugno. Lo stesso discorso va esteso a Vitale, qualora rientrasse dal prestito al Bologna considerando che non trova spazio nella formazione di Pioli. Donadel, come Britos, è ormai prossimo al recupero e, a dispetto delle polemiche insorte tra il calciatore e i tifosi, sembra essere destinato a ricoprire il ruolo di quarto centrocampista, preceduto da Inler, Gargano e Dzemaili. Pertanto, non appare realistico il probabile acquisto dei quotatissimi nomi Mudingayi e Yacob. Anche perchè, nel caso di quest’ultimo, il Benfica sembra che intenda cederlo solo a fine stagione. Pertanto, potrebbe apparire maggiormente veritiero, un interessamento in chiave futura da parte del Napoli. Inoltre, l’accordo quasi concretizzato tra Amauri e la Fiorentina, metterebbe definitivamente a tacere le voci secondo le quali l’attaccante brasiliano, nei giorni antecedenti al capodanno, sia stato avvistato a Napoli a testimonianza di una potenziale trattativa in corso tra il calciatore stesso e il club azzurro. Le altrettanto concitate operazioni volte all’acquisto di Benatia ed Isla appaiono maggiormente concretizzabili nel corso del prossimo mercato estivo. Così come tutto lascia presumere che su EL Kaddouri, il Napoli ritornerà a giugno. È’ questo quanto sarebbe emerso da una chiacchierata avvenuta all’ Hotel Hilton di Milano, tra Bigon e Stefano Lombardi, l’agente di El Kaddouri, uno dei calciatori più promettenti attualmente in forza al Brescia. Il calciatore piace a Bigon, che, tuttavia, non ha nascosto le sue perplessità in merito alle sue capacità di continuità nel rendimento. Pertanto, il Napoli continuerà a seguirlo nel Brescia, per capire se il giocatore può essere ritenuto “da Napoli” e, di conseguenza, decidere se davvero intervenire concretamente.
Ma, come detto, spetta sempre a Bigon, non l’ultima parola, ma l’atto conclusivo, concreto e tangibile della sua operatività.
Luciana Esposito.
Articolo modificato 4 Gen 2012 - 19:15