In periodi di voci di mercato incontrollabili, perventute da fonti poco attendibili, in una finestra di mercato in cui si lotta per riconoscere le verità dalle fandonie, una sana analisi è d’uopo, in un contesto in cui sarebbe inutile fiondarsi su giocatori inadatti ad abbracciare un progetto come quello azzurro, dove è in atto la consolidazione di un gruppo che si conosce da anni, dove entrare così “a freddo” non è così semplice, poichè potrebbe richiedere tempo ed energie psicofisiche non indifferenti, pertanto le scelte andrebbero ponderate anche sotto l’aspetto mentale, poichè chi viene a Napoli dovrà avere ben chiaro in mente che il posto dovrà guadagnarselo con fatica e sudore, poichè c’è già una struttura ben salda che mister Mazzarri difficilmente andrà a modificare, se non di fronte a effettivi benefici oggettivi. E’ il caso di Pandev, arrivato nelle ultime ore del mercato estivo, in una trattativa che aveva il sapore del ripiego da parte dell’Inter (dopo aver acquistato Forlan non ci sarebbe stato spazio per il macedone), dove il Napoli ha lavorato di testa, portando a termine un altro capolavoro targato Bigon. Nei primi mesi, causa anche un fastidioso infortunio, sembrava fosse un oggetto misterioso, molte furono le critiche e parecchi lo davano come calciatore “bollito” e da troppo tempo lontano dal campo. Cose che succedono in una piazza come Napoli, capace di esaltarsi e deprimersi nel giro di ventiquattr’ore, propensa a voltar bandiera appena si percepisce una smentita. In silenzio e con grande umiltà, il macedone si è messo a lavoro, con dedizione e concentrazione da vero professionista, a cominciato a dare le prime certezze, con qualche presenza sporadica negli ultimi minuti di gioco, acquisendo i feedback giusti per consentire il cambio di tendenza, soprattutto nella modo di vedere la squadra dell’allenatore, tant’è che Mazzarri gli ha dato fiducia con qualche partita dal primo minuto, a partire da Novembre. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, Pandev ha le credenziali dell’attaccante prototipo che gli azzurri cercavano, utile quando parte da dietro, fondamentale in fase realizzativa, considerevole quando gioca di sponda per consentire gli inserimenti da dietro. Cosa si vuole di più ? Riscattarlo a Luglio non sarà facile. Infatti il Napoli lo ha preso con la formula del prestito secco, pertanto dovrebbe prima trattare con l’Inter (che lo scorso luglio lo valutava circa 7 milioni di euro) e poi col giocatore, che guadagna parecchio: ben 3,5 milioni di euro. Oggi, l’Inter versa al macedone 2 milioni, e il Napoli gli paga anche gli altri 1,5. Il Ds Bigon dovrebbe lavorare ai fianchi la dirigenza nerazzurra per ottenere innanizutto uno sconto sul prezzo del cartellino, dopodichè bisognerebbe parlare col procuratore per conoscere i margini di una eventuale riduzione dell’ingaggio, rientrando in un discorso di salvaguardia del tetto ingaggi, tanto caro a Platini e all’UEFA. Ecco, volendo avere a disposizione un unico consiglio da poter dare alla dirigenza azzurra, ci sentiamo di sponsorizzare il riscatto di Pandev a Luglio, considerando l’impatto che il macedone ha avuto sulla squadra, ma soprattutto paragonando il Pandev di Settembre con quello di questo inizio d’anno; oggi vediamo un ragazzo felice e sorridente, sembra quasi divertito da tutto ciò che lo circonda, e queste sensazioni cancellano i musi lunghi e preoccupati di quando il macedone approdò all’ombra del Vesuvio, probabilmente preso da mille pensieri che lo attanagliavano per capire se avesse realmente fatto la scelta giusta lasciando i nerazzurri. Anche questo è un miracolo che la gente di Napoli ha reso possibile. Ed oggi si sente sempre più spesso il grido dei tifosi all’unisono “Resta con noi, Goran” !
Mercato, messaggio a Bigon: riscattare Pandev
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