Il Napoli torna in campo, lunedì sera, contro il Bologna per riprendere la rincorsa alle posizioni di vertice attualmente abbastanza lontane ma, se gli azzurri dovessero fare bottino pieno contro i felsinei, un pò meno irraggiungibili considerati i risultati delle dirette avversarie.
La Juventus ha impattato in casa contro il Cagliari, pareggiando per 1:1, l’Udinese è caduta a Marassi perdendo per 3:2 in un incontro dalle mille emozioni,
Sta al Napoli dunque, cercare di risalire la china sfruttando questi risultati e lo dovrà fare contro una squadra contro la quale può contare su statistiche assolutamente a favore. Da quando il Napoli è tornato in Serie A, ha affrontato il Bologna, tra le mura amiche, per tre volte, ottenendo due vittorie ed un pareggio. La prima volta in A, dal grande ritorno nella massima serie, è targata 24a giornata del campionato 2008-2009; Napoli e Bologna pareggiarono per 1:1 con le reti di Maggio per gli azzurri e di Di Vaio per il Bologna. Non fu un incontro esaltante, ci fu però l’esordio di Jesus Datolo, all’epoca uno dei neo-arrivati durante il mercato invernale. L’argentino ha lasciato pochi segni indelebili, sia in quella partita che nel suo anno e mezzo di permanenza all’ombra del Vesuvio.
Nella stagione 2009-2010 Napoli v Bologna è la partita che segna un altro esordio, quello di Mazzarri. Il tecnico livornese, infatti, sostituì l’esonerato Donadoni, dopo la sconfitta dell’Olimpico contro la Roma, prendendo sotto le sue redini il Napoli che navigava pericolosamente nelle zone basse della classifica. L’esordio fu positivo; il Napoli vinse 2:1 una partita soffertissima, dovendo rimontare lo svantaggio iniziale targato Adaliton su punizione. Solo nella ripresa il Napoli riuscì a pareggiare con Maggio, e trovare il gol vittoria in pieno recupero con Quagliarella. Fu una vittoria fondamentale per le sorti del campionato del Napoli, un’apripista che vide l’inizio della risalita per i ragazzi di Mazzarri, da allora attuale condottiero azzurro, con cui si è tolto non poche soddisfazioni dal punto di vista professionale.
Napoli e Bologna si rivedono per la stagione 2010-2011 nella 19a giornata e stavolta il risultato non lascia adito ad altre supposizioni: 4:1 per gli azzurri, con le reti di Maggio, doppietta di Hamsik e Cavani, mentre fu di Meggiorini il gol della bandiera bolognese a raccontare di una partita senza storia, di un Napoli assoluto dominatore della contesa contro in Bologna praticamente inerme.
Un racconto, dunque, interrotto a Novembre del 2010 e che riprenderà lunedì sera, con una storia nuova da raccontare, ma che si spera possa concludersi con un lieto fine, da tre punti.
Il Napoli scenderà in campo con il suo assetto tipo e, stando alle voci della vigilia, non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti nell’undici titolare, almeno rispetto alla trasferta di Palermo. Dopo il deludente esordio in Coppa Italia, Vargas partirà dalla panchina per dare spazio ad uno scalpitante Pandev mentre l’unico dubbio, come sovente accade, sarà l’assegnazione della maglia da titolare per l’out di sinistra, dove Dossena e Zuniga si contenderanno il posto.
Di contro, il Bologna scenderà a Napoli dovendo rinunciare agli infortunati Diamanti e Kone, affidandosi al bomber Di Vaio, coadiuvato da Ramirez, per pungere la difesa del Napoli, ultimamente bucata con una certa facilità, anche al San Paolo.
Sarà premura di Mazzarri quindi, cercare di impartire le giuste direttive ai suoi ragazzi; la tensione nervosa sarà fondamentale in partite di questo tipo. Sarà importante, per il Napoli, non perdere la pazienza e tenere altra la concentrazione qualora il risultato non si dovesse sbloccare subito.Troppe volte, infatti, il Napoli ha lasciato il fianco scoperto agli avversari, lasciandosi prendere d’infilata sulle incursioni avversarie.
Le armi per scardinare la difesa a tre di Pioli ci sono ed ultimamente si stanno rivelando davvero letali: Hamsik, Cavani e Pandev sono in grandissima forma e avversari come Antonsson, Cherubin e Raggi non possono essere considerati, con tutto il rispetto, una difesa insormontabile.
Sulla carta, però, non si vince nulla e nemmeno con peccati di presunzione che al Napoli male si addicono, come la partita di Coppa Italia contro il Cesena ha dimostrato una volta di più. Ci sarà, quindi, da rimboccarsi le maniche e soffrire, perché il Bologna non regalerà nulla e venderà cara la pelle, avendo considerato i risultati delle contendenti alla zona salvezza, che vede proprio i felsinei tra le compagini protagoniste: Il Lecce ha fatto il colpo grosso a Firenze, il Cesena, invece, ha strapazzato il Novara così come il Parma ha fatto col Siena.
L’ideale, per il Bologna, sarebbe quello di non uscire da Fuorigrotta a mani vuote, ma sarà difficilissimo, contro un Napoli affamato di punti e con tanta voglia di riprendersi i punti che, sbadatamente, ha lasciato per strada.
ANTONIO SALVATI