Mancano ancora undici giorni al termine del mercato invernale e Riccardo Bigon è presente a Milano per non lasciarsi sfuggire possibile occasioni dell’ultimo minuto. Tanti sono i nomi che circolano intorno all’ambiente partenopeo ma nessuno di questi sembra realmente vicino a vestire la maglia azzurra. Intervistato pochi minuti fa da “Marte Sport Live”, Bigon ha parlato del progetto a lungo termine della società di De Laurentiis, del mercato, di Mazzarri ed anche della propria carriera. Ecco quanto affermato: “Il nostro lavoro punta alla contigenza. Si cerca di capire dov’è che l’organico necessita di essere puntellato e si interviene di conseguenza. Il Napoli avrà lunga vita. Vogliamo dare all’azienda benzina sempre fresca. Ecco il perchè di un progetto a medio-lungo termine. Abbiamo dato via Rinaudo e Mascara perchè avevano bisogno di giocare e volevamo soltanto il loro bene. Inoltre, essendo nostri tesserati, speriamo in una loro rivalutazione. Per quanto riguarda Santana, se ci sarà l’opportunità di farlo giocare la valuteremo volentieri. C’era l’opportunità di scambiarlo con Candreva ma sia il calciatore romagnolo che la società avevano valutazioni diverse dalle nostre. Donadel e Britos hanno recuperato e sono sicuro che daranno un grande apporto”.
Su Vargas: “Lo seguivamo da più di anno via video. Le nostre tecnologie ci permettono di essere presenti ovunque. Abbiamo creato un software apposito per poter arrivare in ogni parte del mondo. Micheli è stato in Sudamerica quasi due mesi. Si voleva conoscere l’uomo prima ancora che il calciatore. Il ragazzo ultimamente ha attirato l’attenzione di tanti club per il continuo crescendo delle sue prestazioni. Il presidente ha voluto fortemente investire su di lui nonostante la concorrenza. La cosa ci da grande forza. La colonia Sudamericana a Napoli è folta, anche perchè le condizioni ambientali e culturali molto simili ne favoriscono l’inserimento”.
Sulla propria carriera: “Tra poco festeggerò le 300 presenze in panchina. La mia esperienza nasce alla Reggina quasi per caso. Nel 2004 il presidente Foti rifondò completamente la società. Arrivai in una realtà altamente stimolante. Fu un’avventura davvero formativa. Con Mazzarri ci siamo conosciuti in quel contesto”.
Infine sul rinnovo di Aronica, sul futuro di Pandev e sugli obiettivi stagionali: “Aronica è vicinissimo al rinnovo contrattuale, siamo ormai ai dettagli. Per Pandev invece è difficile prevedere come andrà a finire, ci sono delle valutazioni da fare che per ora sono delle incognite. L’importante è che possa mostrare ora il proprio valore. La Champions ci ha tolto qualche punto in campionato ma siamo ancora in corsa per tutti gli obiettivi, compresa la Coppa Italia, anche se l’Inter viene da sette successi consecutivi e non sarà facile.