Nella consueta conferenza stampa che anticipa ogni match del Napoli, il tecnico degli azzurri Walter Mazzarri ha iniziato rispondendo alla domanda più attesa, ossia quella relativa alle condizioni di Lavezzi:
“Oggi c’è l’ultima seduta e valuterò di conseguenza. Spesso abbiamo vinto anche senza i giocatori più rappresentativi. E’ fermo da 21 giorni, devo preservare le sue condizioni perchè il rischio di una ricaduta è dietro l’angolo. Inoltre, non mi sembra che la nostra prestazione col Bologna sia stata così malvagia, dovevamo solo evitare di favorire il gol subito. Nel corso della settimana ho parlato con i ragazzi, e faccio le scelte basandomi su ciò che è accaduto fino ad ora. Pensiamo al Siena e poi alla sfida di Coppa Italia contro l’Inter. A me interessa che la squadra dia sempre il massimo in ogni circostanza“.
Considerazioni su come giocherà il Siena e l’attuale tradizione negativa dei punti persi contro le piccole:
“I toscani sono una squadra ben organizzata, nel proprio stadio giocano con una marcia in più. Non so come decideranno di affrontarci, ma punteranno sicuramente a bloccare le nostre fonti di gioco. Abbiamo lavorato per ovviare a questa problematica e per compiere un ulteriore passo avanti, ovvero essere più sereni nella rifinitura e maggiormente cinici sotto porta. Ormai gli avversari giocano per ottenere due risultati su tre, anche un pareggio equivale ad un successo“.
Garanzie sulla posizione di Inler e sulla compattezza del gruppo azzurro, accompagnate dalla valutazione dell’ipotesi dei quattro tenori in campo:
“Sono contento di come Gokhan si stia destreggiando tra campionato e Champions. A Palermo ha disputato forse la sua miglior partita in azzurro, mentre quella col Bologna è stata leggermente inferiore. E’ un giocatore che si sta ancora ambientando nella nostra idea di gioco, può capitare che ci siano dei piccoli passi falsi nell’arco di una stagione. Non dimentichiamo che questo gruppo deve la sua straordinarietà proprio al processo di crescita continua che sta percorrendo. Quattro tenori in campo? Un tecnico deve guardare gli equilibri. Non escludo nulla, però quest’anno subiamo molti gol e prestiamo parecchie volte il fianco agli avversari. Sono situazioni che vanno analizzate con intelligenza“.
Riflessioni sul rendimento esterno azzurro, e uno sguardo al possibile obiettivo finale del Napoli:
“Non vedo differenze tra questa stagione e la passata dove collezionammo nove vittorie esterne. Il lavoro da svolgere giorno dopo giorno deve stimolare soprattutto gli aspetti mentali per trovare la spinta che conduca alla vittoria in ogni partita. Un vero allenamento consiste anche in questo. Terzo posto? Non ho mai parlato di obiettivi, anche perchè ignoro quale sarà il tetto massimo raggiungibile”.