Aurelio De Laurentiis è un giovane pieno di sogni ed ambizioni, quando, all’età di 24 anni, incontra una bellissima diciannovenne svizzera, Jacqueline Marie Baudit. L’incontro ha luogo nel collegio di Bath, città del Regno Unito. Da lì parte il “ciak, si gira” di una storia d’amore che non nasce, vive e muore all’interno di una pellicola cinematografica, ma prende corpo nella vita reale e quotidiana, fatto di quotidianità, problemi, amore e sacrifici un giorno dopo l’altro. Dal loro matrimonio nascono tre figli: Luigi, Valentina ed Eduardo, oltre ad un’alchimia perfetta e molto, molto di più.
Jacqueline Baudit ed Aurelio De Laurentiis fin da quel primo incontro, sono inseparabili ed hanno condiviso tutto: successi, esperienze ed avventure lavorative. La Signora infatti, ricopre il ruolo di Vice-presidente all’interno dell’organigramma che compone le gerarchie della Società Sportiva Calcio Napoli, acquistata da suo marito Aurelio nel 2004, ma anche gioie familiari, come la nascita del primo nipote: John, figlio di Valentina, ed inevitabilmente, anche i dolori legati ai momenti bui che contraddistinguono e segnano la vita di ogni essere umano.
Jacqueline però, è molto di più di una “semplice” moglie. Donna di innata classe ed elegante semplicità, carismatica, cortese, ospitale, generosa, estroversa nella sua introversione. Non molto loquace, non con le parole almeno. E’ una di quelle persone che preferisce “parlare con i fatti”, ma anche con dolci e rassicuranti sorrisi. Soprattutto è quella marcata sensibilità a contraddistinguere la sua persona in modo smisuratamente positivo, contrapponendosi al carattere vulcanico del suo storico consorte.
La Signora Jacqueline Baudit infatti, è da sempre impegnata attivamente in campagne di beneficenza, che, in particolar modo, abbracciano problematiche che riguardano più da vicino donne e bambini. Non a caso, la moglie del patron azzurro, è Presidentessa onoraria della Susan G. Komen Italia Onlus, un’associazione no profit che si rivolge a donne che si confrontano con i tumori del seno. Ma ha anche posato in un calendario per beneficenza dal titolo “I gioielli nel Cuore” , ideato con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’associazione “The heart of children” che si occupa dell’assistenza ai bambini cardiopatici.
La signora De Laurentiis, in quell’occasione, è stata ritratta con il nipote John, il figlio di Valentina. Tra le nonne celebri, che hanno prestato la loro immagine per quella nobile iniziativa, vi erano anche: Cristina Comencini, Anna Craxi, Silvia De Benedetti, Franca Fendi, Carla Fracci, Simona Izzo, Rosalba Giugni e Virna Lisi.
Inoltre, sarebbe errato pensare che Jacqueline Baudit ricopra la sua carica di Vice-Presidente del club partenopeo solo in maniera fittizia, perchè il contributo che ha saputo sempre dare alla causa azzurra è da considerarsi tutt’altro che marginale.
E’ stata lei, infatti, a mediare tra suo marito Aurelio ed Edy Reja in più circostanze, quando il rapporto tra i due prendeva una piega incerta. Ancora c’è Jacqueline seduta tra Mazzarri e De Laurentiis, nella cena organizzata dalla società per festeggiare con tutti i tesserati del Napoli il conseguimento del terzo posto in campionato e quindi l’accesso diretto alla Champions League, alla fine della scorsa stagione calcististica. Il tecnico ed il presidente quella sera non si sono scambiati una parola ma tra loro c’era lei, Jacqueline, con il suo garbo e con quel cortese modo di fare a smorzare i toni, alleggerire la tensione e a fare in modo che anche Mazzarri si sentisse a suo agio e parte integrante di quella che è una grande famiglia, prima che una squadra di calcio. Almeno è così che Jacqueline vive il Napoli. Da tifosa, anche e soprattutto.
Perennemente seduta accanto al suo compagno di sempre, condivide con lui, dagli spalti della tribuna d’onore, le sorti della squadra in campo, non solo al “San Paolo” ma anche in trasferta ed in giro per l’Europa. Dagli inferi della C fino al paradiso della Champions passando per i tanti cambiamenti e gli umori imprevedibili di una piazza da sempre molto esigente, lei è sempre lì, seduta alla sinistra di Aurelio, con o senza i suoi occhiali da sole con i vetri tondi, sovente con una sigaretta tra le dita, una di quelle più sottili rispetto alle più frequentemente consumate dalle masse, in grado di conferire quel tocco di signorilità, semplicità e ricercatezza.
L’elemento ancor più identificativo però è un altro: con la città di Napoli e con i suoi calorosi abitanti, ha un rapporto davvero speciale. Sempre pronta a distribuire sorrisi ed autografi. Letteralmente innamorata della bellezza storiche, ma ancora di più dell’isola di Capri, dove ama trascorrere le vacanze. Ama Napoli Jacqueline e il Napoli. Lo ha dimostrato ancor più quando qualche anno fa ha promosso un’originale e significativa iniziativa per spingere tutte le Lady Azzurre a conoscersi meglio, a scambiarsi opinioni relative ai rapporti con i partner. E’ accaduto in un pomeriggio, con chiacchiere e sorrisi a fare da contorno ad un sontuoso aperitivo a base di bresaola, gamberi e carciofi, ed di un raffinato risotto ai fiori di zucca. Lo scenario è stato Villa Caracciolo, in una giornata baciata da un sole caloroso e gioviale, proprio come l’ideatrice dell’evento. Così le signore azzurre hanno parlato di calcio, ma, soprattutto, di come svolgere nel migliore dei modi il piacevole, ma anche, per certi versi, spinoso compito di sostenere e supportare i compagni calciatori, perennemente bocconi appetibili per i giornalisti e, ancor di più, per la venerazione mista a fanatismo dei tifosi, dato di fatto ancor più inattaccabile in una città come Napoli.
Per agevolare ed aiutare le donne nel suddetto compito, Jacqueline De Laurentiis ha voluto redigere una sorta di decalogo, stampato su pergamena “casualmente” bianca e azzurra e tradotto nella lingua madre di ciascuna delle consorti, da tener presente e ricordare nei momenti, più e meno felici, che caratterizzano la vita di una coppia, in cui il 50% maschile è rappresentato da un calciatore. “Avete sposato un calciatore: le regole d’oro per farne un campione”. Questo il titolo del decalogo di consigli e preziosi suggerimenti redatto Lady De Laurentiis per le sue giovani ospiti.
Otto i concetti principali del decalogo – vademecum, basati sulla necessità di far sentire sereni i propri compagni fra le mura domestiche, sull’importanza del supporto morale: “il vostro compagno è un uomo in casa, un campione in campo”, “dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”, “si è davvero dei campioni quando si è tali soprattutto nella testa”. La Signora De Laurentiis conclude il suo omaggio cartaceo alle lady azzurre con un incisivo e loquace messaggio : “Conto su di voi per queste ultime cinque giornate, evitate tensioni inutili in famiglia”. Il suo monito è stato sicuramente seguito dalle compagne degli azzurri, giacché il Napoli, alla fine di quella stagione, è riuscito a conquistare il terzo posto in classifica, accaparrandosi l’accesso diretto alla Champions.
Ma non solo: Jacqueline Baudit in De Laurentiis è stata tra le pochissime consigliere del presidente quando quest’estate dopo l’addio di Benitez e Bigon, il Napoli era alla ricerca di una scossa, di voltare pagina pur migliorando. C’era un grosso margine di errore e dietro la porta una tifoseria pronta a giudicare e scoppiare. Ed ecco che, da donna vera e d’onore quale è ed è sempre stata, si è rimboccata le maniche, sostenendo e supportando il massimo dirigente spronandolo a perseguire il suo istinto, quello di una strada fatta di umiltà e provincialismo e che portava la firma di Maurizio Sarri. Ma del resto, come si fa a non seguire i consigli di una donna così speciale? Come si può non rimanere affascinati da quel fare rassicurante e protettivo? E’ proprio il caso di dirlo: la signora Jacqueline è “la mamma” del Napoli.
Luciana Esposito