Alla vigilia della sfida con il Milan, il tecnico del Napoli Walter Mazzarri ha parlato nella consueta conferenza stampa prepartita affrontando anche diversi temi, dalla polemica con gli arbitri al periodo di appannamento capitato ad Inler:
“L’amarezza con il Cesena resta, abbiamo fatto 70 minuti di possesso palla e non siamo riusciti a vincere. Io ho visto il mio solito Napoli che ha fatto di tutto per prevalere. La squadra sta bene e mi auguro di crescere ancora. I risultati sono figli di tante cose, ma noi dobbiamo pensare a lavorare sulla squadra e fare bene”.
Il Napoli è grande con le prime sei della classifica:
“E’ un bel dato, fa capire che siamo cresciuti a livello di personalità. Non abbiamo più timore reverenziale, questa è la grande crescita. Spero di non essere smentito domani, sono curioso di capire come affronteremo la gara. Gli episodi arbitrali? Sono all’ottavo anno di serie A e sono abbastanza esperto e lucido nelle disamine. Ribadisco un concetto. Io non guardo solo i punti, ma le prestazioni. La terza componente è rappresentata dagli arbitri. A volte siamo noi che sbagliamo, ma a volte possono sbagliare pure loro. Con il Cesena, abbiamo perso due punti. Qui si parla di altissimo livello e si pensa in grande, è bene che anche gli arbitri facciano autocritica quando sbagliano. Lavezzi? Il Pocho deve giocare in funzione di quello che ha bisogno la squadra. Lui torna da un infortunio, ha avuto il giusto riposo e mi aspetto una grande partita nelle due fasi. Deve capire che la squadra va aiutata, altrimenti non può essere supportato. Credo che un allenatore bravo ed esperto come Allegri ci conosce bene, come noi siamo consapevoli del Milan. Non sfrutteremo solo le fasce, abbiamo provato altre cose in questi giorni per vie centrali. La palla gol di Cavani nel finale è partita da un’azione magistrale con Vargas e Pandev, bravi negli spazi stretti. Bisognerà verificare la nostra personalità contro una grandissima. Il Milan ha perso contro la Lazio, ma ha vinto una serie di partite passeggiando dove noi abbiamo sofferto, come a Cagliari. Un incidente di percorso ci sta, tra l’altro la Lazio è una delle più forti del campionato. I rossoneri saranno concentrati e – al di là dell’aspetto tattico – ci vorrà il miglior Napoli. L’approccio nel primo tempo? A Palermo ci scoprimmo troppo, altre volte siamo partiti con il freno a mano tirato per la paura di prendere gol”.
All’andata il Napoli vinse:
“Ma io non fui contento della prestazione, ottimizzammo le occasioni, il Milan non fu inferiore a noi, al di là del risultato finale. Cavani-Ibra? Sono i due maggiori bomber. Cavani è più giovane, è in un momento di forma, Ibra è più esperto e fa sempre la differenza”.
Il Milan vince lo scudetto e il Napoli la Coppa Italia?:
“Non firmo nulla, il mio obiettivo è sempre fare il massimo, quindi vorrei recuperare terreno in campionato”. Qualcuno parla di campionato falsato per le condizioni meteo: “Alla fine si giocano tutte le partite, siamo abituati agli orari cambiati dalle televisioni. Dipende poco da noi”.
Il Napoli e il Milan hanno qualcosa in comune:
“Siamo le uniche due squadre impegnate su tutti i fronti, noi – rispetto all’anno scorso – siamo in semifinale di Coppa Italia ed è un obiettivo superato, poi in Champions siamo agli ottavi. Questi sono sintomi di grande crescita. Inler? Lo vedrete domani, non voglio dare vantaggi al Milan. Deluso dall’estate? No, sapevo cosa sarebbe successo e avevo avvertito la società. Ci sono tante partite, ci sta che alcuni giocatori perdano lucidità in periodi determinati della stagione. Sono sempre stato cauto, quando c’era la grande euforia. Noi la squadra con meno falli del campionato? Questo è un dato che va letto in un altro modo, vuol dire che noi cerchiamo sempre di giocare le partite e gli avversari devono farne di più per limitarci. Va punito chi fa il fallo tattico, va aiutata la squadra propositiva. Prima della gara con il Cesena, eravamo primi nella classifica delle ammonizioni, ora siamo quarti perché ci sono stati quattro gialli e non ho capito ancora il motivo, visto che abbiamo dominato dal punto di vista dell’atteggiamento. Voglio vedere la mia squadra al massimo nelle due fasi. Bisogna recuperare immediatamente la palla e poi ripartire. Inler faceva un gioco diverso all’Udinese, forse fa fatica ad adattarsi alla nostra impostazione, è un dato oggettivo. Noi siamo svelti ed essenziali per far scattare i nostri meccanismi. Lui sta lavorando per velocizzare la rapidità”.
Fonte: Radio Marte