Pochi giorni fa il presente e il passato del Napoli si sono incrociati su un treno Frecciarossa in viaggio da Napoli a Roma. «Casualmente ho incontrato Aurelio De Laurentiis che molto gentilmente mi ha invitato a sedere accanto a lui e ho accettato volentieri», Corrado Ferlaino conferma l’indiscrezione pubblicata domenica dal Mattino. «Calcio? No, non ne abbiamo parlato, abbiamo discusso di cinema, dove anche io mi sono cimentato qualche tempo fa ma con scarsi risultati» precisa l’ingegnere, alla guida del Napoli per 33 stagioni.
Ma qualche accenno al calcio è stato fatto, inevitabilmente. Ferlaino ha confidato l’ammirazione che prova verso Lavezzi, a oltre 15 anni dall’addio di Maradona. «Consigli? No, nessuno: De Laurentiis sa bene cosa fare. Dopo i quarti di coppa Italia ha detto che il Napoli non aveva vinto niente? Capita spesso che Aurelio dica cose poco chiare, per poi precisare dopo e infatti dopo ha riconosciuto al Napoli la sua grande storia. Essere il presidente in questa città è molto difficile. Tempo fa mi dimisi perché ero stanco. Ero sempre il proprietario del Napoli, ma il nuovo presidente si montò la testa, tanto che fui costretto ad allontanarlo per tornare al mio posto di comando».
E sul futuro? «Ovunque vai a Napoli si parla solo di calcio, così qualcuno potrebbe esaltarsi eccessivamente, io non l’ho fatto e credo che nemmeno De Laurentiis lo farà. Un altro scudetto? Spero di sì. Ci sono tutte le prerogative. Ai miei tempi non c’erano tutti gli attuali vantaggi economici». Speranza del presidente che ne ha firmati due con Maradona, Bianchi e Bigon senior.
Fonte: IL MATTINO