Così i tifosi del Napoli ricordano l’ex Hassan Yebda, come un valoroso lottatore, capace, però , di tirare fuori dal suo cilindro quel colpo di classe che da uno come lui, non famoso di certo per i suoi “piedi pregiati”, proprio non ti aspetti: come avvenne durante la partita di Coppa Italia contro l’Inter, nel corso della stagione scorsa, prima e ultima stagione in azzurro disputata dall’algerino, persa ai calci di rigore dal Napoli, in occasione dei quali, lo stesso Yebda, calciò dal dischetto un rigore davvero memorabile raffinato, roba per “palati fini” e buon gustai del calcio, sfornando un cucchiaio da attaccante puro che è diventato un vero e proprio cult tra i tifosi napoletani.
Così come, di certo, i supporter azzurri non si aspettavano la cessione dell’algerino a fine stagione, come e perchè sia avvenuta non è lecito saperlo.
Ma ancor meno il popolo azzurro si aspettava di apprendere la notizia che si è diffusa ieri e che ha turbato ed intristito non poco chi Hassan lo ricorda con sincero affetto: nel corso dell’allenamento pomeridiano, tenutosi ieri, Yebda, che attualmente milita nella squadra spagnola del Granada, è stato protagonista di uno degli infortuni più spiacevoli nei quali un calciatore può imbattersi: rottura del legamento crociato anteriore con interessamento della rottura del ginocchio.
Nel corso della giornata di oggi verranno svolte tutte le analisi e visite del caso, solo al termine delle quali il calciatore conoscerà con certezza il suo destino: l’entità dell’infortunio stesso, le tempistiche previste per il recupero e per quanto si protrarrà la sua assenza dal rettangolo verde.
A giudicare dalla gravità dell’infortunio, appare, tuttavia, assodato che per Hassan, la stagione calcistica corrente è da definirsi conclusa, poiché, le statistiche rilevano che, in seguito all’insorgenza del suddetto infortunio, il rientro in campo non è mai previsto prima di 5-6 mesi dall’intervento chirurgico.
Tante, delicate, dolorose, sfiancanti, estenuanti, ed avvilenti le fasi che contraddistinguono il recupero dal suddetto infortunio, capaci di far perdere la pazienza perfino ad un santo, di togliere la forza e logorare la combattività anche del più tenace e strenuo dei guerrieri.
Hassan, che, come detto, ogni qualvolta è sceso in campo, ha sempre dimostrato di essere un’instancabile e valorosissimo armigero, adesso è chiamato ad affrontare la battaglia più importante, insidiosa, affannosa ed infima della sua vita, ma stavolta fuori dal campo per tornare quanto prima in campo e dovrà far sì che tempra, forza d’animo, determinazione e coraggio costituiscano la corpulenta armatura utile e necessaria per schivare i colpi inferti dal nefasto nemico e dovrà armarsi di smisurata diligenza, abnegazione e meticolosità, instancabile forza d’animo e insaziabile fame di vittoria.
La redazione di Spazionapoli saluta affettuosamente Hassan Yebda e gli augura un celere ritorno in campo.
Luciana Esposito
Articolo modificato 19 Feb 2012 - 15:15