E’ uno dei suoi idoli e domani sera se lo troverà di fronte. Marek Hamsik, 24 anni da 5 a Napoli, si specchierà in Frank Lampard, 33 anni e da 10 stella del Chelsea. O forse, col tempo che passa inesorabile, sarà l’inglese a rivedersi nello slovacco, astro nascente del calcio internazionale. Entrambi centrocampisti offensivi con il vizio del gol, stanno attraversando momenti completamente diversi in parallelo con i club. E nella sfida di Champions fra Napoli e Chelsea possono diventare i protagonisti assoluti.
MAREKIARO RITROVATO — Dei cosiddetti tenori – con Cavani e Lavezzi – è quello maggiormente cresciuto sotto il profilo tattico. Anzi la rinascita degli azzurri, dopo un periodo di appannamento invernale, passa proprio per lo spostamento di posizione dell’alfiere – scacchisticamente parlando – di Mazzarri. Infatti, per dirla in numeri, il 3-4-2-1 del tecnico livornese ultimamente si è trasformato in un 3-5-2, dove l’arretramento di una decina di metri di Marekiaro (il soprannome che gli affibiò capitan Cannavaro appena arrivato in azzurro) ha dato nuovi equilibri e stimoli alla squadra. Infatti la posizione più da mezzala aiuta Inler a trovare la posizione migliore in mezzo, senza nulla togliere all’efficacia offensiva di Hamsik, che diventa micidiale quando si tuffa negli spazi. In più ora ha affinato le sue caratteristiche da rifinitore come dimostrano i due assist serviti venerdì a Cavani, contro la Fiorentina. Specie l’azione del primo gol, toglie il sonno a Villas Boas: perché sui venti metri il 17 del Napoli (per nulla scaramantico) diventa pericolosissimo al tiro e il raddoppio di marcatura gli dà l’opzione assist per i tagli perfetti di Cavani. La staticità dei centrali difensivi londinesi è uno dei problemi più grandi del tecnico portoghese che fatica nel suo ambientamento britannico. Il resto dei numeri dice che Hamsik è micidiale in zona gol: 8 reti stagionali (6 in campionato e 2 in Champions entrambe al Villarreal) e anche 7 assist. Davvero tanta roba.
PROVACI ANCORA FRANK — Diverso il momento di Lampard, meno fondamentale in un Chelsea che ha trovato – in un’annata deludente – la brillantezza di Sturridge e Mata come esterni offensivi. Ma Villas Boas è in grande difficoltà e per la delicata partita del San Paolo (rischia l’esonero in caso di sconfitta) potrebbe puntare sulla vecchia dorsale: Terry-Lampard-Drogba, quella che ha fatto grande i londinesi in Inghilterra e in Europa. Del resto pur giocando meno in Premier, Lampard ha pur sempre segnato ben 9 gol in 18 presenze. E anche nelle tre apparizioni di Champions un pallone lo ha insaccato e dunque anche in questa stagione è già in doppia cifra, come gli capita ininterrottamente da nove stagioni.
Fonte: Gazzetta.it