Tra le buone notizie del Chelsea, oltre al rientro di Terry a tempi di record dall’infortunio, c’è una ritrovata voglia della ricerca del gioco pratico, senza fronzoli e mirato al successo immediato. Interpreti principali di questo atteggiamento sono stati soprattutto i difensori, Ivanovic in primis: il difensore serbo ha avuto diverse occasioni per violare la porta difesa da Begovic (traversa al 40′), e soltanto il pestone subito da Fuller lo ha costretto ad uscire anzitempo dal rettangolo verde. Notevole anche la prova di Cahill, apparso più sicuro in fase di chiusura complice, probabilmente, il carisma del navigato compagno di reparto.
Nella seconda frazione sono ancora gli elementi della retroguardia a cercare gloria personale. La differenza sta nella presenza in campo di Mata che, subentrato ad un evanescente Meireles, sciorina ottimo calcio accompagnato da egregi movimenti senza palla. Da una sua perfetta imbucata, infatti, nasce la rete della vittoria firmata da Drogba al 67′. I Potters, sotto di un gol e in inferiorità numerica, abbozzano una timida reazione resa del tutto vana dall’inconsistenza del proprio attacco. Non a caso, Cech risulterà inoperoso per la maggior parte del match. Grazie ai tre punti conquistati il Chelsea aggancia l’Arsenal al quarto posto, e si avvicina al ritorno degli ottavi di Champions League con uno spirito nettamente diverso rispetto a tre settimane fa.
Articolo modificato 10 Mar 2012 - 18:27