Con in mano un pugno di mosche, senza che in tasca ci sia quella qualificazione che sembrava certa, il Napoli si prepara alla fase più delicata, quella del superamento dello scotto, dello shock anafilattico dovuto alle sbornie da Champions interrotte dal trauma londinese. Così, di botto, si rischia davvero di lasciarci le penne. Ma qual’è la cura in questi casi? Indubbiamente il miglior contraccettivo per evitare cadute in verticale è la totale dedizione ai prossimi impegni ravvicinati, che di certo non sembrano così abordabili, conoscendo gli avversari che si andranno ad affrontare. Primo appello sarà la prova di domenica sera ad Udine, tappa fondamentale per calare sul tavolo le carte necessarie per le proprie ambizioni. La stessa Udinese dovrà cercare di riprendersi dallo scossone preso a Novara, oltretutto avendo per lo mezzo la partita di Europa League contro l’Az Alkmaar. E’ una gara, quella del “Friuli”, che potrà dire davvero quali sono le reali ambizioni di entrambi le squadre. Altre tappa di vitale importanza per la stagione azzurra, è la semifinale di ritorno della Coppa Italia contro il Siena, che il Napoli affronterà con l’obbligo di recuperare il 2-1 subito all’andata, ma avendo dalla sua uno stadio certamente stracolmo di tifosi, uniti nell’unico intento di spingere gli azzurri verso la Finale dell’Olimpico di Roma. E’ oramai palese che l’obiettivo più raggiungibile è proprio la vittoria della Coppa Italia, necessaria, a questo punto, per dare alla stagione azzurra, il giusto plauso di un’annata ad alti livelli, soprattutto per concretizzare la certezza che questa squadra è cresciuta e, quindi, pronta per il grande salto tra le big. La domenica successiva si cercherà di buttar giù la muraglia catanese, per scardinare la cassaforte che Montella verrà a costruire al San Paolo, in un momento in cui il Napoli non potrà più concedersi flessioni che potrebbero causare ulteriori perdite di punti. In conclusione di un marzo da brividi, il primo giorno di Aprile, e di certo non sarà uno scherzo, ecco la terza ed ultima squadra bianconera, quella forse più odiata, quella contro cui di certo bisognerà dare l’anima per cercare di sgambettarla per rubarle il posto di antagonista (così come preannunciato da Mazzarri dopo la disfatta di Londra, e cioè che “non è il terzo posto l’unico obiettivo, ma anche di più” ndr). Probabilmente, dopo la gara contro la Juve, crocevia delle sorti azzurre, avremo ben chiara la strada che il Napoli si troverà ad affrontare per concludere la stagione nel modo più degno possibile. E’ proprio vero, quindi, che la rinascita degli azzurri passerà per …il bianco ed il nero.
Articolo modificato 15 Mar 2012 - 16:52