E’ una cosa risaputa da tutti che la vittoria è la migliore cura che riesce a farti dimenticare la stanchezza di una stagione durissima che ti hanno visto entrare nell’olimpo del calcio europeo sfiorando l’impresa di entrare tra le migliori otto del continente. Che ti permette di combattere ancora per due obiettivi come la Coppa Italia e quel terzo posto che ti permetterebbe di risentire e rivivere quelle magnifiche sensazioni che ti hanno accompagnato da settembre fino alla settimana scorsa. Il Napoli è riuscito a prendere tutta la carica positiva dal pareggio ottenuto domenica sera in casa di una diretta concorrente come l’Udinese. Un pareggio ottenuto con la volontà di un grande campione come Edinson Cavani che dopo aver sbagliato un rigore ha avuto la forza di reagire siglando una doppietta e conquistando un punto importante. Importante soprattutto sotto il piano dell’umore perché ha confermato che a questo Napoli niente è precluso. Consapevolezza della propria forza che Mazzarri è riuscito a trasferire a tutti i suoi uomini non solo ai suoi campioni ma anche a chi campione non lo è mai stato. Domani al San Paolo è un’altra grande serata, a livello di quelle Champions, perché contro il Siena c’è da conquistare una finale di Coppa Italia che manca dal 1997 quando il Napoli vide svanire i suoi sogni contro il Vicenza di Guidolin. Non ci saranno alibi ma un solo risultato utile: la vittoria. Vittoria che porterebbe gli azzurri a sfidare una tra Milan e Juve all’Olimpico di Roma e siamo sicuri che lì di motivazioni ce ne saranno a bizzeffe. Stesse motivazioni che il Napoli vive anche in campionato per una lotta al terzo posto sempre più serrata ma che non sembra impossibile. Soprattutto se si è capaci di non sentire la mancanza di Lavezzi e delle galoppate di Maggio. Unica condizione necessaria che il Matador Cavani continui ad infilare la sua spada nella schiena degli avversari e che Marek Hamsik continui ad allungare la sua cresta con le sue mani.
Fonte: Il Mattino