Juve-Napoli, 20 maggio, Stadio Olimpico di Roma. La macchina organizzativa si è già mossa. La finale calcisticamente più affascinante è però anche quella più delicata sotto il profilo della sicurezza. Senza caricare l’evento di allarmismi anche dannosi, sono i numeri che danno il polso dell’attenzione su un evento sotto l’aspetto dell’ordine pubblico. E quelli di Napoli e Juventus sono inevitabilmente grandi numeri: quasi 40.000 tesserati in due (23.000 la Juve e 16.000 il Napoli), quasi 15 milioni di tifosi in Italia (alcune stime parlano di circa 12 per i bianconeri e circa 2 per gli azzurri), milioni anche sparsi per il mondo. L’obiettivo è quello di creare le condizioni perché tutto questo movimento di passione possa essere messo nelle condizioni di vivere un’altra grande notte di sport, di calcio. E Roma, in questo senso, ha già dato ottima prova di sé in passato.
LO STADIO – Ieri alle 17, la concomitanza della presenza della Juventus a Roma per la finale di Coppa Italia Primavera con i giallorossi, ha fatto sì che si creassero le condizioni per un primo breafing tra Lega, Coni, Lottomatica e i due dg, Fassone per il Napoli e Marotta per la Juventus. Sono state poste le basi organizzative secondo il cliché precedente. Alla riunione che si è tenuta nella sala conferenze dello stadio Olimpico, ha partecipato anche la Roma, che organizzerà l’evento assicurando il servizio steward all’interno e all’esterno dello stadio. La riunione è durata tre ore e un quarto ed è finita mentre Roma e Juventus Primavera entravano in campo (Marotta è uscito un quarto d’ora prima per raggiungere trafelato gli spogliatoi e salutare la squadra). Mai, da quando c’è la finale unica, la riunione organizzativa era durata tanto, ma le esigenze di due club con tanto seguito erano evidentemente diverse. C’è stato il sorteggio della partita: sarà Juve-Napoli. La squadra di casa sceglie il kit di allenamento, lo spogliatoio, la panchina, l’orario della conferenze stampa e dell’allenamento.
BIGLIETTI – La dotazione dei biglietti è stata ampliata rispetto alla passata stagione: saranno 31.000 per società, il resto alla Lega. Si partirà il 2 aprile con la vendita. La prelazione verrà data per alcuni giorni ai possessori di tessera del tifoso (solo di Juve e Napoli), i canali di vendita saranno quelli on line e quelli tradizionali dei due club (che coincidono: Lottomatica). La speranza, con la tessera del tifoso, è ridurre i settori cuscinetto necessari per la sicurezza, ma questo verrà discusso oggi con l’Osservatorio e la Questura di Roma: verranno anche assegnate le due Curve, in base ad una serie di valutazioni di ordine pubblico. I prezzi leggermente superiori a quelli di un anno fa: si passerà da 15-90 euro a 30-130. L’incasso, al netto dei costi vivi e della Lega, andrà diviso a metà ed è stato stimato sui 3 milioni di euro. Non è escluso che alla fine altri biglietti possano essere venduti, così come sono all studio iniziative a latere (con la Tim). Tra tessere del tifoso e abbonati, Juve e Napoli hanno pubblico per il doppio della capienza dello stadio: questo potrà essere ma non dovrà diventare un problema. Martedì verrà stilato il comunicato definitivo dalla Lega.
LA SICUREZZA – Successivamente al vertice di ieri, cui ne seguiranno altri secondo un calendario scadenzato, si comincerà a muovere ufficialmente la macchina della sicurezza. Certo, certamente da 48 ore il confronto telefonico tra il segretario dell’Osservatorio Massucci, il questore della Capitale Tagliente e il direttore generale della Lega Calcio Brunelli è già iniziato. Ma secondo una linea anche questa piuttosto chiara da un po’, l’organizzazione dell’ordine pubblico chiede ai club coinvolti una loro centralità nell’organizzazione. Napoli-Juve sulla carta è considerata per l’ordine pubblico una partita ad alto rischio: anche per i rapporti tesi tra le due tifoserie e tra quella del Napoli e quella romanista. Perché nella valutazione di ogni aspetto conterà, non poco, quello ambientale e le possibili ripercussioni delicate extra evento in sé per sé. Trapelano cifre impegnative dalle prime indiscrezioni: l’attesa è che attorno all’area stadio si concentrino oltre centomila persone e il rischio è che non tutte (eufemismo: parecchie?) possano essere senza biglietto. Ecco perché l’Osservatorio e il Casms già dalle prossime ore (per l’esattezza tra martedì e mercoledì prossimi) potrebbero chiedere regole precise per la diffusione dei biglietti e la massima divulgazione delle informazioni alle due tifoserie. Per il resto spetterà alla Questura creare il sistema di accoglienza individuando i consueti parcheggi di scambio (un paio per ciascuna delle tifoserie): tenendo conto che l’arrivo in macchina sarà massiccio soprattutto da Napoli. Insomma, Napoli-Juve è già iniziata: due mesi prima, fuori dal campo. Perché in campo e intorno sia una festa, al di là di chi poi alzerà quella Coppa. Corriere dello Sport .