Hanno fatto scolpare le sue dichiarazioni, come sempre. Hanno fatto rumore le sue parole, come spesso accade quando compare davanti ai microfoni. Questa volta però, al di là delle polemiche, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è sceso in campo a favore dei suoi tifosi, della sua gente. “Mi sembra estremamente imprudente e scorretto dover penalizzare chi viene allo stadio tutto l’anno. Lo stadio San Paolo è il secondo in Italia per il numero di spettatoti, 1 milione e 200 mila ogni anno, con i tifosi estremamente corretti, come è stato dimostrato anche a Londra”. L’incomprensione con Petrucci? Bisogna creare un tavolo di consultazione per tutti. Ho bloccato la vendita dei biglietti per il 2 o 3 aprile, perché c’è bisogni di capire la modalità di fruitore. Io non vengo a giocare in nessun luogo dove non è tutelato chi viene allo stadio tutto l’anno. Sono assolutamente contrario alla tessere del tifoso per vedere la finale, è una cosa inaudita. Noi daremo la priorità agli abbonati che hanno la tessera del tifoso, ma dobbiamo garantire allo stesso tempo la presenza a coloro che ci sono sempre stati vicino tutto l’anno.” Li difende, i suoi tifosi, la difende, la sua gente. E proprio per questo si è attivato anche sul fronte trasporti, in vista della trasferta di massa dei tifosi napoletani verso la Capitale. “Ho parlato con Moretti, dirigente delle Ferrovie dello Stato per studiare prezzi, quantità orari di tutti i treni che si devono mettere a disposizione dei tifosi napoletani per raggiungere nel migliore dei modi la Capitale. Organizzare un evento del genere non è facile, bisogna stare attenti ad ogni questione.” Certo, qualcuno potrebbe dire che sono solo manie di protagonismo, qualcun altro potrebbe pensare che sono i classici modi napoletani, ma lui, il presidente, va avanti sulla sua strada. Nessuno ha detto che sia quella giusta. Ma lui, intanto, cammina, senza dimenticare chi gli è accanto.
Raffaele Nappi