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Lo ha detto Gennaro Iezzo ai microfoni di Radio Marte. La Juventus sembra il Napoli dell’anno scorso. Sempre affamata, fino al novantacinquesimo. Sembra quasi che gli azzurri giochino contro se stessi, contro quel gruppo che l’anno scorso raggiunse l’ambito traguardo Champions.

Il cuore e i polmoni che quest’anno la Juventus lascia sul campo, sono esattamente quelli che ci regalarono la gioia con lo Steaua Bucarest, sono gli stessi di quel rocambolesco Napoli – Lecce, sono quelli che alimentarono la strepitosa cavalcata di Lavezzi contro il Cagliari.

Cosa è cambiato dall’anno scorso? Gli elementi sono sostanzialmente gli stessi. La difesa è quella dei miracoli dell’anno scorso, l’attacco è quello delle prodezze della passata stagione e, nonostante tutto, non ci sembra che la sola assenza di Pazienza possa giustificare tanta differenza. Eppure la chiave, forse, è proprio li. È nella differenza di approccio del centrocampo. L’anno scorso era solo polmoni, poca qualità. Tanta interdizione e nulla più. Quest’anno, con Inler il Napoli guadagna in qualità ma perde quella quantità, quello stoicismo che Pazienza rappresentava. Attenzione. Non Pazienza, ma ciò che il pugliese rappresentava.

Inler non può avere l’assillo dell’interdizione. Lo ha dimostrato quando Mazzarri ha deciso di schierarlo nel centrocampo a tre. Due mediani e lo svizzero pronto a servire Lavezzi ed Hamsik larghi.

Ma quel cuore si può, si deve recuperare liberando Inler dall’assillo dell’interdizione e rinforzando la difesa, ricorrendo a quel fantastico stratagemma ideato da Reja qualche anno fa, quando affidò al Pampa Sosa l’unico compito di impedire qualsiasi movimento a Pirlo. Cambia l’avversario, passano gli anni, eppure la chiave è probabilmente la stessa. Anche la Juventus passa dai piedi di Pirlo, sul quale si dovrà necessariamente sacrificare un tenore in interdizione per lasciare ad Inler la libertà in fase di impostazione.

Concentrazione, un pizzico di tensione, un pò di genio tattico e il cuore dell’anno scorso è recuperato. I piedi buoni faranno poi il resto, fino a sovvertire l’ingeneroso giudizio dei bookmakers. 

Articolo modificato 30 Mar 2012 - 14:19

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Scritto da
redazione