Sappiamo tutti che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis di certo non le manda dire. Oggi ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di Radio Marte:
“Noi italiani siamo famosi per schierarci sempre con chi vince. Anche io all’inizio m’inquietavo quando vedevo giornalisti napoletani tifare squadre del Nord. Quando sono arrivato i bambini giocavano a calcio con le maglie delle altre squadre, magari si sono affezionato nei dieci anni che il Napoli non ha vinto ad altre squadre. Ormai non ci faccio caso ma non facciamoci condizionare. Che colpe volete dare a Mazzarri? Nella sconfitta all’Olimpico lui c’entra poco. Ha schierato la miglior formazione possibile. Noi giochiamo sulle fasce laterali e non avendo a disposizione nè Zuniga nè Maggio, è normale che siamo snaturati. Mazzarri ha fatto benissimo. Il rigore su Pandev era netto, ma Mazzoleni non è intervenuto. Ci sarebbe anche da dire che De Sanctis è stato disturbato da un laser della curva Nord, ma questo non voglio metterlo nel conto degli alibi. Potrei continuare su quanto gli espisodi abbiano influenzato il match di sabato sera. Il fuorigioco di Cavani non c’era, lo teneva in gioco Bava. Era netto proprio come il rigore della Lazio. A Britos non gli rimane che dare una spallata dopo il pallone perso da Inler. La responsabilità del rigore non è di certo sua, e non mi sembra giusto criticare un giocatore che è stato fuori un anno, magari ha anche paura di metterci il piede. Non faccio sconti a nessuno, ma mi pare che a volte si dicono un sacco di cose senza senso. Come quando dicono che la Champions League ci ha tolto lo smalto. Ma non è vero, il gioco del calcio è cosi, è successo anche al Milan. Non si possono avere a disposizione 50 giocatori. Mi fa piacere che Platini stia iniziando ad elaborare la mia proposta riguardo una super Champions League con l’eliminazione dell’Europa League. C’è troppa differenza tra le due sia come prestigio che a livello economico”
Il presidente risponde anche alle accuse che vengono mosse alla squadra considerata sgonfia: “Nel calcio può capitare di tutto, la settimana prossima torna Zuniga e la rosa è di nuovo completa. Dico ai calciatori di non farsi influenzare dai media, non siete sgonfi. La condizione psicologia dipende solo da voi e la condizione fisica sarà perfetta grazie al nostro staff. Non facciamoci fare il biscotto da nessuno. Le difficoltà ce l’abbiamo come la Lazio, Udinese. La Juve è normale che va come un treno, non ha avuto altri impegni. Non ho nulla da rimproverare a nessuno, nè al tecnico nè ai tifosi che hanno dimostrato una grande maturità sia in italia che in Europa”
Il 20 maggio all’Olimpico si sarà la finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli: “I nostri tifosi saranno all’altezza anche per la finale. Stiamo facendo di tutto per tutelare ogni tifoso. Il Viminale sta studiando tutte le misure, ha una grossa responsabilità. Io non metto bocca, ma rappresento i desideri della mia gente. Ci sono un milione e duecentomila persone che hanno frequentato lo stadio e solo trecentomila hanno la tessera del tifoso, e io mi devo preoccupare anche degli altri novecentomila. Capisco che è una sfida importante ed una festa, ci sarà anche Napolitano. Per garantire ciò il rispetto tra le due tifoserie è fondamentale”.
Domani il Napoli affronterà l’Atalanta: “L’Atalanta è una squadra complicata perchè il -6 tradisce il reale valore della classifica. Ci sono delle identità all’interno della squadra come Denis e Cigarini che vogliono dimostrare che io mi sono sbagliato. Ma non è cosi e l’ho spiegato. Denis aveva bisogno di continuità per diventare cannoniere, perchè lui è una prima punta tradizionale. Il Napoli ha bisogno di una molteplicità di giocatori che segnano”.
De Laurentiis replica sul fatto che spesso gli vengono attribuite frasi poco attendibili: “Tra me e Mazzarri non c’è nessuna divergenza. Non ho mai detto che devono giocare i giovani e non i meno giovani. Io farei come in Spagna: una serie A e una serie B con i secondi club. Così i talenti non resterebbero all’asciutto. Non ce l’avevo con Mazzarri. Ma se all’inizio dell’anno i centrocampisti da 4 diventano tre per l’infortunio di Donadel, o come è successo ora con gli esterni, è chiaro che il tecnico deve ridisegnare la squadra. Sento dire troppe cose inesatte. Possiamo sbagliare pure noi, mica siamo Dio? Ci prendiamo le nostre responsabilità”.
Per concludere il presidente ha fatto un appello ai tifosi: “Difendiamo la faccia e i colori azzurri che non tradiremo mai. Io ho il sangue blu nelle vene. Smettiamola con questa capacità distruttiva, non ci porta da nessuna parte. Dobbiamo soltanto soffiare nell’animo dei nostri calciatori che un domani potrebbero appartenere non più al Napoli, ma in questo momento facciamoli sentire napoletani. Devono sentire il nostro fiato sul collo, il nostro amore. Ma questo discorso vale anche per i nostri calciatori”.