Sappiamo tutti che il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis di certo non le manda dire. Oggi ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di Radio Marte:
“Noi italiani siamo famosi per schierarci sempre con chi vince. Anche io all’inizio m’inquietavo quando vedevo giornalisti napoletani tifare
Il presidente risponde anche alle accuse che vengono mosse alla squadra considerata sgonfia: “Nel calcio può capitare di tutto, la settimana prossima torna Zuniga e la rosa è di nuovo completa. Dico ai calciatori di non farsi influenzare dai media, non siete sgonfi. La condizione psicologia dipende solo da voi e la condizione fisica sarà perfetta grazie al nostro staff. Non facciamoci fare il biscotto da nessuno. Le difficoltà ce l’abbiamo come la Lazio, Udinese. La Juve è normale che va come un treno, non ha avuto altri impegni. Non ho nulla da rimproverare a nessuno, nè al tecnico nè ai tifosi che hanno dimostrato una grande maturità sia in italia che in Europa”
Il 20 maggio all’Olimpico si sarà la finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli: “I nostri tifosi saranno all’altezza anche per la finale. Stiamo facendo di tutto per tutelare ogni tifoso. Il Viminale sta studiando tutte le misure, ha una grossa responsabilità. Io non metto bocca, ma rappresento i desideri della mia gente. Ci sono un milione e duecentomila persone che hanno frequentato lo stadio e solo trecentomila hanno la tessera del tifoso, e io mi devo preoccupare anche degli altri novecentomila. Capisco che è una sfida importante ed una festa, ci sarà anche Napolitano. Per garantire ciò il rispetto tra le due tifoserie è fondamentale”.
Domani il Napoli affronterà l’Atalanta: “L’Atalanta è una squadra complicata perchè il -6 tradisce il reale valore della classifica. Ci sono delle identità all’interno della squadra come Denis e Cigarini che vogliono dimostrare che io mi sono sbagliato. Ma non è cosi e l’ho spiegato. Denis aveva bisogno di continuità per diventare cannoniere, perchè lui è una prima punta tradizionale. Il Napoli ha bisogno di una molteplicità di giocatori che segnano”.
De Laurentiis replica sul fatto che spesso gli vengono attribuite frasi poco attendibili: “Tra me e Mazzarri non c’è nessuna divergenza. Non ho mai detto che devono giocare i giovani e non i meno giovani. Io farei come in Spagna: una serie A e una serie B con i secondi club. Così i talenti non resterebbero all’asciutto. Non ce l’avevo con Mazzarri. Ma se all’inizio dell’anno i centrocampisti da 4 diventano tre per l’infortunio di Donadel, o come è successo ora con gli esterni, è chiaro che il tecnico deve ridisegnare la squadra. Sento dire troppe cose inesatte. Possiamo sbagliare pure noi, mica siamo Dio? Ci prendiamo le nostre responsabilità”.
Per concludere il presidente ha fatto un appello ai tifosi: “Difendiamo la faccia e i colori azzurri che non tradiremo mai. Io ho il sangue blu nelle vene. Smettiamola con questa capacità distruttiva, non ci porta da nessuna parte. Dobbiamo soltanto soffiare nell’animo dei nostri calciatori che un domani potrebbero appartenere non più al Napoli, ma in questo momento facciamoli sentire napoletani. Devono sentire il nostro fiato sul collo, il nostro amore. Ma questo discorso vale anche per i nostri calciatori”.
Articolo modificato 10 Apr 2012 - 19:41