32a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli
NAPOLI v ATALANTA 1:3
Le pagelle
DE SANCTIS 6 – Tre gol subiti su cui purtroppo non può fare nulla. Nel primo tempo salva su una bella punizione di Denis poi poco altro. La sensazione, comunque, è che anche lui non offra più la sicurezza di qualche mese fa.
GRAVA 4,5 – Torna in campo dopo l’infortunio di Parma, ma purtroppo non è in gran giornata. I gol di Bonaventura e Bellini lo trovano colpevolmente fuori posizione, sia sul lato destro (sul primo gol) che su quello opposto (sul secondo). Se non gira nemmeno lui in difesa, vuol dire che siamo ai titoli di coda.
FERNANDEZ 5 – Denis lo fa ammattire, portandoselo a spasso per tutto il campo e consentendogli le sponde di cui l’argentino ha bisogno per mettere in moto il sistema di gioco degli orobici. Naufraga insieme a tutti i suoi colleghi, risultando poco sicuro anche sul gioco aereo, in cui invece dovrebbe eccellere.
CAMPAGNARO 5 – Proposto inizialmente a sinistra, è abbastanza bloccato e deve tenere costantemente d’occhio sia Morales che gioca in appoggio a Denis, sia Schelotto che impazza sulla corsia destra. Nella ripresa gioca praticamente da terzino destro, ma viene travolto dall’impeto di Bonaventura che ne dispone a piacimento. Conferma, in negativo.
DOSSENA 5 – Qualche spunto in proiezione offensiva in più, rispetto alle ultime uscite, ma parliamo comunque di una partita dai contenuti davvero bassi. Bellini è il suo uomo, sull’azione del secondo vantaggio bergamasco, ma stranamente il lodigiano si trovava in mezzo al campo a marcare Schelotto. Mistero ancora da decifrare.
HAMSIK 5 – Mezzo sinistro sulla carta, ma puntualmente si ritrova a fare il metronomo praticamente davanti alla difesa. Giocare a 70 metri dalla porta avversaria ne dimezza (e forse anche di più) il rendimento ed anche la lucidità nei passaggi è compromessa. Lo slovacco così come Mazzarri lo propone è una zavorra. Così com’è meglio tenerlo in panchina.
GARGANO 5 – Unico con la tendenza ad interrompere l’azione altrui, si ritrova paradossalmente ad impostare, e lo fa male sbagliando palloni si palloni. Paga alla distanza il suo essere l’unico a contrastare l’azione di Carmona e Cazzola che alla fine prevalgono ed anzi, proprio l’argentino, regala il gol della sicurezza ai suoi.
DZEMAILI 5,5 – Si deve adattare ad un ruolo che non sembra prediligere. La mezz’ala destra non è nelle sue corde e si vede ma, almeno nel primo tempo, ci mette un pizzico di impegno e di buona volontà in più, forse dettato dalla maggiore freschezza rispetto a molti suoi compagni. Alla fine scompare anche lui, come tutta la squadra.
PANDEV 4,5 – Parte molto bene, giocando da tramite tra centrocampo ed attacco, fornisce il bellissimo assist a Lavezzi per il pareggio azzurro, ma nel secondo tempo perde pian piano lucidità. Sbaglia un facile controllo a pochi passi da Consigli, e dopo il terzo gol dell’Atalanta, si fa cacciare per un fallo di frustrazione su Moralez.
LAVEZZI 5,5 – Segna, è vero, ma sempre in maniera “occasionale”; due volte alla conclusione per battere Consigli. La sua partita praticamente finisce dopo il gol. Laddove prima brillava, e sopperiva, con la velocità e il vigore atletico adesso l’argentino è indolente e troppo innamorato di se stesso, rivelandosi poco utile alla causa.
CAVANI 5,5 – Partita di sacrificio per il Matador, imbrigliato tra la fitta rete di maglie nerazzurre. Sfiora il gol su punizione su cui si supera Consigli, ed a seguire manda a lato di testa un bel cross di Dossena. Ci mette una massiccia dose di impegno, esibendosi in ripiegamenti fino alla linea dei terzini, il tutto a scapito della lucidità sotto rete, dove nella ripresa non lo si vede quasi mai.
INLER 5 – Ingresso ininfluente anzi deleterio. Dopo tre minuti dal suo ingresso in campo l’Atalanta chiude la pratica con Carmona, su una situazione in cui un maggior filtro, anche da parte sua, avrebbe potuto evitare il gol. Ma anche dopo, tiro in porta a parte, non ci sono tracce della sua presenza in campo.
VARGAS S.V. – Per la prima volta lo si vede impegnare il portiere avversario, ma è davvero troppo poco per questo ragazzo che, a questo punto, deve essere buttato nella mischia.
ARONICA S.V. – Cambio della disperazione. Ingiudicabile
MAZZARRI 4 – La squadra è ormai demolita, psicologicamente e fisicamente. La difesa, ad Aprile, viaggia con la media-retrocessione di tre gol a partita. Il pretesto del pensiero alla Coppa Italia non regge minimamente; al 20 Maggio manca più di un mese e la squadra è crollata dopo Londra. Di rimedi non se ne trovano, soprattutto se il primo a mollare è proprio il Mister.
Articolo modificato 11 Apr 2012 - 23:23