Sarebbe tempo di studiar tabelle e di affidarsi alla buona sorte e alla forma ritrovata di alcuni elementi, ed invece ci troviamo qui, ancora una volta a parlare di scommesse e presunte combine sugli incontri di calcio. A questo punto crediamo sia opportuno vincolare tutte le notizie utili a sviscerare le indagini rendendole inarrivabii, perlomeno fino alla fine del torneo. Le voci, le illazioni, qualche azzardo, oppure semplici previsioni di penalizzazioni mettono in seria difficoltà la regolarità dei prossimi impegni, in virtù di una possibile reazione negativa a fronte di semplici e soprattutto inopportune previsioni, pericolose come una lama affilata nelle mani di un bambino. E’ oramai chiaro a tutti che gli scenari di questo campionato sono stati messi seriamente in dubbio, minando le posizioni che si acquisiranno sul campo, contro cui eventuali prese di posizione della magistratua potrebbero rendere vani gli sforzi delle tante squadre che puntano a raggiungere un obiettivo. Fa specie come un quotidiano tanto serio quanto attendibile nella qualità e nella tipologia di notizie come lo è la Gazzetta dello Sport dimentichi di salvaguardare quello che è il principale compito di una testata giornalistica, ma potremmo dirlo di ogni comune mortale dedito a preoccuparsi del proprio lavoro, e cioè quello di mettere davanti a tutto la necessità di assicurarsi che ciò che porta avanti la propria attività non venga a mancare. Pubblicando ancora notizie relative al calcio scommesse e, di conseguenza, punti di vista e probabili sentenze mette in serio pericolo ciò che potrebbe essere un finale di campionato completamente falsato e privo di ogni interesse. Il nostro suggerimento è quello di evitare di puntare sul gossip, sullo scandalo, non propriamente comprovato da tribunali o da addetti ai lavori, ma semplicemente appropriandosi di “spifferi” di corridoio (quelli dei tribunali) per costruire castelli di sabbia che, al primo soffio di vento, provocherebbero la cecità di milioni di appassionati che aspettano di vedere la propria squadra impegnarsi alla morte affinchè possa raggiungere il proprio obiettivo. Il calcio è corrotto, non c’è che dire, molti giocatori sono coinvolti e tanti ancora potrebbero esserlo. In estate, con ogni probabilità, assisteremo ad una nuova “strage” di sentenze come quel lontano 2006, quando le intercettazioni e la storia infinita legata a “calciopoli” portarono al coinvolgimento di diverse società ed i relativi tesserati, tanti furono i punti di penalizzazione distribuiti e le squalifiche comminate, ma consentiteci di godere di queste ultime giornate per illuderci che sia vero. Come un detenuto in attesa di giudizio, con la speranza che il destino possa indirizzarlo sulla buona strada, così milioni di tifosi vivranno queste ultime giornate con il dubbio che tutto possa essere inutile. Grazie ai signori calciatori (parte di essi, sia ben chiaro), appassionati di danaro più che del proprio mestiere. Sarebbe opportuno denunciarli anche per “aver distrutto i sogni della gente“, oltre che per corruzione … signor giudice, a lei la parola!