L’operazione rinnovo dei contratti sta carburando. Dopo capitan Cannavaro e superbike Maggio, ieri ha posto nero su bianco anche Marek Hamsik. Un ritocchino dagli attuali 1,4 mln di ingaggio a circa 1,9 mln a stagione e la cresta dello slovacco è in saccoccia fino al 2016. Ora i nodi da sciogliere nell’immediato futuro sono relativi ad Aronica, De Sanctis, Campagnaro e Grava. Non proprio gente di primo pelo, anzi, veri e propri lupi anziani. L’esperienza che deve fungere da fondamenta ad un progetto giovane ed ambizioso. Un fattore tirato spesso in ballo finora, in virtù di una diffusa immaturità della squadra palesata nei momenti chiave della stagione. Allora occhio a tenersi strette le “galline vecchie”.
Partiamo dall’estremo difensore. Tra i pali azzurri De Sanctis desidera rimanere a lungo, l’ha dichiarato più volte. E’ in scadenza nel 2013 ma vorrebbe iniziare la prossima stagione con la serenità di un matrimonio ben consolidato. Anche perché, sarà forse un caso, la discussione (più che altro mediatica) sul suo prolungamento pare aver leggermente distratto il Pirata, autore ultimamente di qualche incertezza per lui inconsueta. L’appuntamento con la dirigenza partenopea è già in agenda, dal suo agente Andrea Pastorello giungono solo rassicurazioni: “De Laurentiis vuole confermarlo”, ha sentenziato.
Per quanto riguarda Totò Aronica, da sempre in bilico tra amore e odio nel cuore dei tifosi, la firma dovrebbe essere davvero vicina. In attesa della fumata bianca, c’è un accordo sulla parola per rinnovare il rapporto di un altro anno, con l’opzione fino al 2014 in base alle presenze. Insomma il lucchetto palermitano, tentato proprio da Zamparini e dall’Atalanta, dovrebbe restare ai piedi del Vesuvio.
Capitolo Campagnaro. Anche il difensore argentino è in scadenza nel 2013. Reduce dal drammatico incidente d’auto della scorsa estate in cui morirono tre persone, c’era ansia per capire il recupero anzitutto psicologico della colonna azzurra. Ebbene l’inizio di stagione ha rasserenato tutto l’ambiente, ma poi nel corso dell’anno, anche a causa dei molteplici impegni a cui è stato sottoposto il Napoli, ha fatto registrare non poche battute a vuoto. Pare comunque che il club partenopeo non voglia privarsi di un calciatore di tale spessore tecnico ed atletico, tra l’altro ben integrato nei meccanismi della difesa a tre. Tuttavia l’incontro tra il suo manager Alejandro Mazzoni e il ds Riccardo Bigon ancora non c’è stato. E gli operatori di mercato già strizzano l’occhio ai possibili sostituti, possibilmente giovani promesse: l’ultima indiscrezione parla del suo connazionale Facundo Roncaglia. Fantacalcio per ora. Vedremo.
Una menzione a parte merita Gianluca Grava, soldatino di tante battaglie dalla serie C alla Champions. L’anno scorso si decise per un prolungamento del suo contratto dopo l’infortunio per premiare la sua abnegazione. A giugno scadrà l’intesa, ma per stipendio percepito (tra i più bassi della rosa), amore per il progetto, correttezza e capacità di mettersi al servizio di mister Mazzarri, probabilmente il suo addio slitterà almeno di altri 12 mesi. Un uomo spogliatoio è sempre una risorsa preziosa.
Questo è quanto, sperando che la giostra degli attaccanti continui a girare. Giudizio sospeso per il riscatto di Goran Pandev. Ha impressionato ad intermittenza e il suo contratto è decisamente oneroso. Edu Vargas è una mina vagante, in queste settimane potrebbe avere qualche occasione in più per mettersi in mostra. Ancora presto per capire se si punterà su di lui o se verrà ceduto in prestito in un club dove può trovare lo spazio che il Napoli non può garantirgli. Dulcis in fundo, le vicende che provocano l’insonnia dei tifosi partenopei. Cavani e Lavezzi, il primo stimola il palato di tutta Europa (soprattutto in Inghilterra), l’altro succube della clausola da 32 mln che lo espone ai rapaci emissari dell’Anzhi. I due gioielli continuano a spedire messaggi d’amore alla piazza azzurra. Sapranno sottrarsi alle effusioni del Dio Danaro?
Fonte: Corriere dello Sport
Articolo modificato 20 Apr 2012 - 17:20