La prima storia che vi racconteremo è quella della fondatrice della pagina facebook “I calciatori del Napoli fuori dal campo” .
“Il mio nome è Martina. Ho 21 anni e sono napoletana.
Anzi, “terrona” e sono fiera di esserlo.
Sono nata in una famiglia incui tutti sono grandi tifosi del Napoli.
Nonostante sia tifosissima dalla nascita, la mia prima volta allo stadio risale al 2009.
Mia mamma non mi ha mai consentito di andarci con le mie amiche.
Mio padre, per motivi di lavoro, non poteva accompagnarmi.
Mio fratello non voleva saperne di portarmi in curva con i suoi amici.
“Sei troppo piccola”. Mi dicevano.
Poi, però, ho conosciuto colui che mi ha consentito di realizzare questo piccolo, grande sogno: il mio ragazzo.
Era l’ 11 aprile del 2009: Napoli-Atalanta e la partita terminò 0-0.
La mia delusione fu tanta, avevo il desiderio di vedere i calciatori esultare sotto la curva, i tifosi impazzire di gioia e partecipare al loro delirio.
In realtà, tuttavia, il mio primo ingresso al San Paolo, non fu quello.
Nel 2006, un mio amico che seguiva un corso all’interno dello stadio San Paolo, mi portò con lui e mi fece entrare sul campo: era tutto buio, l’unica luce proveniva dall’interno, ma fu un’emozione grandissima.
Quando ci ripenso ho ancora i brividi.
La seconda volta sugli spalti, per fortuna, andò meglio: 30 agosto 2009, Napoli-Livorno finita 3-1.
Era l’anno di Quagliarella e di quel gol sfiorato da centrocampo.
Che emozione! 3 gol e per 3 volte lo stadio stava per crollare.
Poi sono andata altre volte allo stadio, non ho perso neanche una partita di Europa League.
La partita più emozionante alla quale ho assistito è Napoli-Steaua Bucarest.
Non ho mai avuto così tanto freddo, né ho mai indossato abiti così pesanti, né tanto meno un cappello di lana, nell’arco dei miei 20 anni di vita, ma per il Napoli si può fare questo e anche di più.
Ricordo che i tifosi criticavano il Napoli perché non riusciva a segnare, ma è viva nella mia mente anche il boato del San Paolo conseguente al di Cavani.
Uno dei miei regali di San Valentino?
Un biglietto per i distinti inferiori per Napoli-Villareal del 17 febbraio 2010, gara utile per gli ottavi Europa League.
Ed io ero felicissima.
Oggi allo stadio posso andarci quando voglio, ma, purtroppo, con non poco rammarico, per motivi di lavoro, non riesco a farlo spesso.
Nonostante ciò, non mi ritengo una tifosa “occasionale”: aggettivo con il quale molti tendono ad etichettare coloro che non sono assiduamente presenti sulle gradinate del San Paolo.
Infatti, sono fortemente convinta che il tifoso vero non è solo quello che sostiene la squadra dagli spalti, ma lo è anche chi lo fa dal divano di casa, partecipando in maniera ugualmente sentita a tutte le vicende di gioco.
Per quanto riguarda la mia pagina facebook : » « I calciatori del Napoli fuori dal campo » «, è nata il 3 gennaio del 2011 dalla voglia di conoscere e far conoscere la vita privata dei calciatori del Napoli, le loro mogli e i loro bambini.
Guai a dire, però, che turbo la loro privacy!
Lo chiarisco sempre: io non faccio altro che pubblicare foto che sono già presenti sul web.
Non rubo niente a nessuno.
Tanto meno alla privacy dei calciatori stessi.
Odio leggere, dopo una sconfitta, frasi del tipo: “lui si diverte con la famiglia e noi stiamo qui a soffrire”.
Questo è uno dei motivi per cui spesso litigo con alcuni fan della pagina.
A tali accuse, replico prontamente asserendo che loro sono ragazzi come noi, oltre che calciatori del Napoli.”
Luciana Esposito
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Articolo modificato 22 Apr 2012 - 18:08