C’era una volta un’inglese, una tedesca e due spagnole

Un pò come l’inizio della classica barzelletta da bar, o della favola della buonanotte che si racconta ai bambini per farli addormentare. Se solo pochi giorni fa avessimo raccontato che tra la finale di Champions League non avrebbe visto la presenza di Barcelona e Real Madrid o addirittura di tutte e due, lo stupore sarebbe stato lo stato d’animo sicuramente dominante , ma oggi è pura verità: la finale di Champions League, edizione 2001-2012 sarà Bayern Monaco v Chelsea.

Destino parallelo e beffardo, quello delle due spagnole; entrambe favorite assolute, sulla carta, prima degli incontri di andata, rimaste comunque tali alla vigilia di quelli ritorno, ma poi eliminate dopo aver accarezzato il sogno qualificazione per pochi minuti. Dopo il gol di Ramirez, che ha vanificato il doppio vantaggio blaugrana firmato Busquets-Iniesta, è stato Robben a disinnescare la bomba Cristiano Ronaldo, che dopo un quarto d’ora sembrava, con la sua doppietta, portare in surplus il Real Madrid a Monaco di Baviera.

Il Barcelona si è poi fatto raggiungere sull’ininfluente pareggio, per 2:2, da Torres dopo che Messi ha stampato sulla traversa il rigore della possibile qualificazione, mentre il Real Madrid, seguendo quel parallelo che ha accomunato le due grandi rivali storiche di Spagna, in queste semifinali, è stato condannato dai tiri dal dischetto, dopo 120 minuti di match tiratissimi contro un Bayern Monaco dato per spacciato forse troppo frettolosamente.

Decisamente importanti le firme sugli errori dei madrileni, Cristiano Ronaldo, Kaka e Sergio Ramos che ha spedito al cielo di Madrid il pallone che poteva tenere ancora a galla il Real, e con esso il sogno di arrivare in finale. Sogno infranto prima da uno strepitoso Neuer, capace di neutralizzare i rigori dei due ex-Pallone d’Oro, e poi da Alaba, Gomez e Schweinsteiger autori dei rigori vincenti che hanno concesso ai bavaresi di giocare la finalissima tra le mura amiche.

Se il Chelsea si può considerare, però, un pò fortunato al cospetto di un Barcelona assoluto dominatore del doppio confronto, ma sciupone e sfortunato in fase conclusiva, nulla si può dire sulla qualificazione del Bayern Monaco, che a Madrid ha tenuto il campo per buoni tratti della gara ed ha avuto il pregio di non perdere la bussola nonostante, dopo un quarto d’ora, fosse già sotto per 0:2.

Sarà dunque Bayern Monaco v Chelsea la finalissima che il 20 Maggio, a Monaco di Baviera, designerà la squadra che succederà, nell’Albo d’Oro al Barcelona. E’ ovvio che tutti avrebbero voluto vedere l’ennesimo capitolo della faida infinita Real Madrid v Barcelona, ma il calcio non è una legge scritta, ne tanto meno una scienza esatta,  non sempre la squadra più forte e più spettacolare vince. Lo sa il Barcelona che ha fatto le spese di questo dogma già Martedi, ma la lezione non è servita al Real Madrid che ha pagato lo stesso dazio il giorno dopo.

In bocca al lupo alle due finaliste che, nonostante tutto, daranno vita ad una partita degna di tale evento e dove i grandi giocatori non mancheranno, come ogni finale che si rispetti e come ogni bella favola a lieto fine o barzelletta che abbia fatto ridere. E in questi casi si dice: “Vissero tutti felici e contenti”, o quasi.

 

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