Chi non ha mai fischiettato , canticchiato o mugolato la romantica e delicata canzone ” Roma nun fa la stupida stasera”.
E bene , stasera sarà l’intera Napoli che urlerà ciò alla Capitale. Tra poche ora Rizzoli fischierà l’inizio di una grande sfida all’Olimpico tra Roma e Napoli, sarà una di quelle partite che non si dimenticano, che si stamperanno sulla pelle, che segneranno il continuo o la fine di sogni e obiettivi che ti condizionano un intero campionato. E’ una partita che non lascia spazio ai “forse” ai ” ma” o ai “chissà”. O si vince o si perde. La vittoria fa gola ad ambo le parti in gioco.
La Roma , devastata da due pesanti sconfitte , che mettono a dura i prova i nervi del suo allenatore e della tifoseria che pretende una sterzata positiva ad un percorso, perlopiù anomalo, dei giallorossi.
E un Napoli invece che ha ritorvato il sorriso e la serenità dopo le due “pregiate” vittorie che assicurano ai partenopei un prezioso posto da “privatisti” nella corsa per il tanto ambito terzo posto.
Insomma una Roma che deve “mettere in cassaforte” almeno la partecipazione all’Europa league, per “salvare la faccia” . E un Napoli invece , che protagonista di un campionato di tutto rispetto, vanta una finale di Coppa Italia da disputare e una partecipazione in Champions, da replicare.
D’altronde, i calcoli matematici nel calcio lasciano il tempo che trovano, così come ci insegna l’esperienza diretta . Su quel rettangolo verde, non trovano riscontro nè previsioni nè aspettattive. In quel novanta minuti il mondo con il suo ordine meccanicistico esce fuori diventando spettatore di una magia, di cui non conosce ” l’intimo moto” , chiamata calcio.
I pronostici, come sopra detto, danno preferiti i partenopei, su una Roma fragile mentalmente e che conta assenze importanti. Ma, facendo i giusti scongiuri, la situazione può essere ribaltata. Questo benedetto terzo posto che si lascia corteggiare da tante senza donarsi a nessuno, rende la situazione incerta , inprevedibile, non adatta ai “deboli di cuore”.
Inoltre, doveroso menzionare, che il Napoli è la ” bestia nera”, a turno, di molte squadre. Impressionante ammirare quante squadre, sull’orlo della crisi, aspettano la partita contro il Napoli, per trovare quel “riscatto” , che per molte squadre dura una sola gloriosa sera, per riprendere in mano le redini di un campionato che ormai sembrava gia scritto. Il nostro Napoli “dei miracoli” , è stato capace di ridonare brio a squadre deficitate mentalmente e nell’organico. Squadre dal gioco disordinato e scomposto che improvvisamenta scoprono tutte le” regole della geometria”, mixata ad una inverosimile voglia di vincere e ad una cattiveria agonistica che lasciano interdetti i loro stessi tifosi.
MA QUESTO E’ IL CALCIO. Però, mi dispiace “la musica deve cambiare”. Il Napoli non è più “da salva crisi altrui”. Non abbiamo più tempo “per fare miracoli”, dobbiamo pensare alle nostre priorità.
E Questo è un avvertimento : “ROMA NUN FA LA STUPIDA STASERA”.
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