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Stasera si disputerà a Fuorigrotta , quello che potremmo chiamare il “derby delle due Sicilie”. Si fronteggeranno  per novanta minuti Napoli e Palermo, in una gara che sa tutta di iodio, di terra e di sole. Insomma profumi del Sud.

E’ indipensabile vincere per il nostro “squadrone” azzurro. La situazione  è così apparentemente ferma ma al tempo stesso imprevedibile, che un “minimo passo falso” può compromettere il lavoro di un anno intero. E’ il Napoli non può permettersi di fallire o di mancare ad un obiettivo , che avrebbe potuto raggiungere già da tempo, con facilità e sicurezza.Oggi come oggi, la classifica è  “originale” perchè tiene aperti “i giochi” , ad appena tre giornate dalla fine, rendendo il nostro campionato per niente scontato, ma pur sempre “tachicardico”.

Insomma sarà per tutti i napoletani una partita sentita per “fini” prettamente logistici e matematici, alla ricerca di quegli indispensabili punti che segnerebbero l’inizio, o meglio la ripresa di quella corsa, cha aiuterà il Napoli ad uscire da “quelle acque stagnanti”  di classifica.

Ma , da uno dei nostri Azzurri verrà vissuta in maniera diversa. Sarà una partita che gli farà battere il cuore più forte. Di quelle che non dimentichi. Dove restare un professionista freddo e spietato è difficile, quando ci sono di mezzo i sentimenti. Cavani, ha lasciato un bel ricordo alla tifoseria siciliana, e porterà sempre nel cuore l’affetto di quei tifosi che l’hanno sempre sotenuto e coccolato, come a Napoli.

E stata Palermo che ha donato, al Matador “i natali italiani” . La prima a farlo debuttare nel nostro calcio, facendolo ammirare e corteggiare da molti club per le qualità tecniche e tattiche, e per quella professionalità e concentrazione evidenti sul campo e stampate su quel volto quasi sempre accigliato e serio.

Cinque anni di amore non si dimenticano.

I tifosi rosanero non hanno mai digerito la cessione del loro campione, quel giovane talento che ha dato molto alla città , calcisticamente parlando. Ma nonostante i settecentoventi chilometri di distanza  , l’amore e il rispetto non si sono mai affievoliti. E anche con indosso la maglia azzurra, i suoi goal sono stati sempre applauditi al Barbera.

Che sentimento contorto è l’amore!

Ora Cavani fa parte dei gladiatori azzurri, ama questa terra e ha sempre ribadito che è fiero che il piccolo Bautista sia nato nella città di Partenope, e con orgoglio potrà dire di essere napoletano.

Il Palermo gli ha offerto “asilo” per tanti anni, ma Napoli una casa. Il nostro campione vuole diventare “grande” e rendere “grande” questa città bagnata dal Mediterraneo. Non ci saranno inversioni di marcia. Di Palermo resterà un piacevole ricordo.

                                                                                                                                                                                                                                                         IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI, MA IL SECONDO è SICURAMENTE MIGLIORE

 

 

 

 

 

 

 

ALINA DE STEFANO

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Articolo modificato 1 Mag 2012 - 12:29

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