La finale di Tim Cup tra Juventus e Napoli che si disputerà domenica non sarà altro che l’ennesima puntata di una sfida infinita, una sfida che stavolta, nel teatro dell’Olimpico di Roma, che avverrà in un contesto inedito; mai prima d’ora, infatti, le due squadre si sono affrontate in finale di Coppa Italia, sebbene negli ultimi anni non sono state poche le occasioni in cui le due squadre si sono incrociate in questa manifestazione.
Il ricordo più recente, e molto doloroso, risale alla stagione 2009-2010 ed il Napoli fu schiantato per 3:0 dalla Signora, sebbene non stesse attraversando un periodo di forma smagliante. Gli azzurri giocarono davvero male quella partita, rendendosi vivi solo in pochi frangenti. Davvero poco da fare contro le reti di Diego e la doppietta di Del Piero, che sancirono l’eliminazione del Napoli agli ottavi di finale.
Destino simile ed in un certo senso peggiore, quello che segnò il Napoli nella Coppa Italia edizione 2008-2009. Ancora una volta i bianconeri sbarrarono la strada ai ragazzi di Reja. Destino beffardo, sui diceva, allorquando il Napoli dovette cedere armi e qualificazione ai calci di rigori, dopo 120 minuti giocati in maniera più che dignitosa e forse meritevoli del passaggio del turno.
Dopo lo 0:0 dei regolamentari furono Lavezzi, Contini e Gargano a spegnere i sogni su una possibile semifinale, sprecando in maniera grossolana i loro tentativi dal dischetto.
Nel segno dei rigori anche il terzo turno della Coppa Italia 2006-2007, ove sia Napoli che Juventus diedero vita ad una delle più belle nella storia di queste due squadre, e paradossalmente quando entrambe le squadre avrebbero disputato la loro stagione in Serie B. Fu un 3:3 carico di emozioni, dal primo all’ultimo minuto, dove agli azzurri furono davvero ad un passo dall’eliminazione quando Del Piero, ad un minuto dalla fine dei supplementari, portava la Juventus sul 3:2. Solo un miracolo sottoforma di sforbiciata eseguita magistralmente da Paolo Cannavaro, in pieno recupero, ridiede la speranza al Napoli ed ai 70.000 del San Paolo portando il Napoli suò 3:3. Speranza che si tramutò poi in realtà quando Balzaretti sparò al cielo di Fuorigrotta il penalty che spedì agli ottavi Reja ed i suoi ragazzi.
Tornando a ritroso di circa otto stagioni, quindi nel 1999-2000, abbiamo un doppio confronto tra Napoli e Juventus nei quarti di finale. Fu una sfida a senso unico, nella quale gli azzurri persero entrambe la partite. A Napoli, nel match di andata, le speranze azzurre, dopo un buon inizio di gara furono stroncate dal mortifero uno-due juventino firmato Inzaghi-Kovacevic.
Il rigore trasformato da Turrini rimise solo parzialmente il Napoli in carreggiata, ma la doppietta di Kovacevic, a dieci minuti dalla fine chiuse ogni discorso, rendendo poco più di una formalità il ritorno di Torino, ove la Juventus s’impose di misura con un gol di Esnaider. Era il Napoli di Novellino che doveva ritornare in A, e le priorità per quella stagione erano altre. Tutto sommato, fu un’eliminazione indolore considerata poi la promozione del Napoli nella massima serie.
L’album dei ricordi di questa sfida perenne ci riporta addirittura alla Coppa Italia 1977-1978, un’eternità. Napoli e Juventus si affrontarono due volte nel girone finale della competizione che portò poi il Napoli in finale che perse, proprio a Roma, contro l’Inter. Gli azzurri travolsero in casa la Juventus per 5:0 grazie alla prova perfetta di Beppe Savoldi, autore di un poker e della rete di Pin. A Torino fu la Juve ad imporsi per 1:0 con un gol di Spinosi, una vittoria che fu sufficiente ai bianconeri per accedere alla finalissima.
Il primo confronto tra Napoli e Juventus in Coppa Italia è risalente alla stagione 1936-1937 quando, negli ottavi di finale, gli azzurri si imposero per 2:1 sulla Juventus. Fu Venditti il match-winner che, con la sua doppietta, rese vana l’unica segnatura bianconera, di Borel. Altri tempi ed altro calcio, ma comunque una vittoria che fa sempre bene ricordare.
Adesso c’è da aspettare domenica per aggiornare il tabellino e la speranza è quella di dover modificare la voce “vittorie contro la Juventus” e con essa il palmares azzurro che non viene ritoccato dal lontano 1991, quando Maradona e Careca fecero a pezzi proprio la Juventus al San Paolo, vincendo la SuperCoppa.
Di quella ne riparleremo tra pochi mesi, quando a Pechino il Napoli potrebbe aggiungere un altro tassello vincente alla sua fantastica storia, intrisa dalla passione di De Laurentiis. Per adesso, occhi puntati sull’Olimpico e con l’augurio di tornare a casa vincitori. Lo merita la squadra, lo merita la società e lo meritano i tifosi.