Ancora pochi giorni, e scopriremo la verità. Questa finale di Coppa conquistata con i denti , mette in agitazione tutta Napoli. E ancora una volta la rivale veste quella maglia bianconera, colori che scatenano le ire e la rabbia dell’intera tifoseria partenopea. Quei colori uniti e “strisciati” su una maglia , producono lo stesso effetto del rosso per un toro in un arena. Lo inferociscono e lo agitano.
Non si accettano errori, non si giustificheranno sbagli, distrazioni o atti di ingenuità.
La partita deve essere giocata fino all’ultimo minuto, senza paura. Il Napoli si contrasterà con i campioni d’Italia . Ma noi conosciamo le qualità, troppo spesso celate, del club partenopeo. Conosciamo le qualità di un Napoli che è riuscito, dopo troppi anni, a ritornare in Champions , e pur se è stata una permanenza repentina, è stato protagonista di ottime prestazioni contro club rinomati e dall’organico , sicuramente, più competitivo del Napoli.
Bene, il Napoli deve trovare la giusta concentrazione. Quella concentrazioni. Perchè le motivazioni già ci sono, e come.
Cavani e compagni , dovranno ritrovare la giusta armonia e il giusto equilibrio. Dovranno costruire tanto e concludere tanto quanto costruito.
Sotto porta si deve segnare. Le occasioni saranno rare .
E il Napoli dovrà studiare bene la partita e approfittare dei momenti di “stallo” dei torinesi, per perforare l’immacolata porta di Buffon.
Cavani, reduce da una squalifica, è il più riposato tra i compagni. E come sempre ci si aspetta grandi cose dal Matador.
Sarà lui , la carta vincente della serata. Con le sue giocate, i suoi tocchi di classe, la sua velocità, il suo “enorme altruismo” nel prestarsi, in maniera ottimale, sia alla fase difensiva che offensiva. Insomma è quel gioiellino che , quando è nel pieno delle forze fisiche e mentali, riesce a sorprendere tutti , dando prova delle tante qualità tattiche e tecniche di cui dispone.
Con il sostegno dell’intera squadra , con un lavoro di gruppo, il Napoli può “giocarsela alla pari” con i campioni d’Italia.
E con un pò di intelligenza tattica e perchè no anche di fortuna, il Napoli potrà riaprire la “bacheca dei trofei” dalla serratura ormai arrugginita e porvi una nuova coppa .
Con l’auspicio che ogni anno si possano riempire le mensole vuote, evitando così che la ruggine logori anche progetti e sogni in cui Il Napoli crede, e l’interà città.