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Adrenalina, ansia, stress, paura, agitazione. Sono emozioni, sentimenti e stati d’animo che il mister azzurro conosce bene. Nonostante quell’apparente calma e placidità che mostra durante le interviste, dietro a quegli occhi cerulei si cela tutta la passionalità, la “calorosità” e l’impulsività tipica dei napoletani.

Lui livornese di nascita e napoletano nell’animo.

Si dimena, urla, si dispera, si altera, sbraita, si sbraccia, si sveste e si riveste. Questo è Mazzarri per novanta minuti.

E se questa non è passione!

Il campionato è terminato, tra gioie e delusioni. Ma al mister si chiede un ulteriore sforzo intelettivo. Per l’ultima volta, almeno per quest’anno, gli si chiede di valutare bene le condizioni di ogni singolo calciatore cercando di schierare in campo “la squadra più competitiva possibile” .

I DUBBI : Sono ancora molti. E il mister tiene in considerazione la possibilità di cambiare idea fino all’ultimo secondo prima del fischio ufficiale, proponendo uno schieramento diverso.

Le indecisioni interessano il reparto difensivo, offensivo e la fasca sinistra( insostituibile Maggio sulla destra, ormai padrone indiscusso).

DIFESA:  Fernandez o Cannavaro? Il giovani argentino , quando chiamato a sostituire un elemento della difesa, non ha mai deluso. Ha coperto bene il suo spicco di campo. Ci sono state distrazioni e piccoli errori. Ma ciò , purtroppo, nel Napoli è consuetudine e interessa un pò tutti.  Il capitano , titolarissimo, recentemente ha rimediato una contusione al costato, dalla quale sembra essersi ripreso del tutto. A parte qualche piccolo dolorino.

FASCIA: Dossena o Zuniga? Dossena, reduce da un periodo “buio”, in cui ha patito una stanchezza fisica e mentale, sembra aver ritrovato quella giusta concentrazione. Prova di ciò sono stati quei due fantastici goal segnati all’ultima di campionato. Il colombiano , anche se in maniera altalenante, ha dimostrato di saper “dominare” la fascia , conquistandosi, sul campo, quasi il titolo di  titolarissimo.

ATTACCO: Lavezzi o Pandev? Scelta delicatissima. Il Macedone ha dato prova della sua esperienza e prontezza nel corso del campionato, maturando e crescendo sempre di più. Protagonista di splendide prestazioni, che hanno assicurato un felice epilogo delle partite. E poi il Pocho, apparso visibilmente stanco e provato nelle ultime gare. O semplicemente distratto dalle troppe voci di mercato.

Ma di certo Mazzarri dovrà valutare e tener conto anche della continuità di questi “campioni” , tenuta per l’intero campionato, cercando di fare le scelte migliori .

La posta il gioco è troppo alta, per lasciare spazio a rimpianti e rimorsi.

ALINA DE STEFANO

Articolo modificato 18 Mag 2012 - 18:33

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Scritto da
redazione