A Fuorigrotta ripiomba il silenzio. Il San Paolo “va in vacanza”.
Dopo tanti sussulti, tremori e grida di gioia mischiate a lacrime di diperazione, il “teatro” partenopeo, arena delle epiche imprese dei gladiatori azzurri, chiude i battenti per qualche mese, piombando in un raro silenzio, dopo i trambusti di un’intera stagione.
Non ci saranno clacson che suoneranno all’impazzata, improvvisando una qualche melodia a volte orecchiabile. Non ci saranno urla di tutti quei bambini, che per la prima di tante, troppe volte, siederanno in quel “partenone” di amore e passione. Non ci saranno le migliaia di tifosi, che incuranti del traffico e anche delle regole basilari dell’educazione civica, invaderanno le strade per raggiungere quanto prima quel “San Paolo” in ferro e cemento, intonando, per riscaldare l’ugola, i mille cori che farànno da colonna sonora agli undici eroi della serata.
Però i ricordi e le emozioni regalate dal Napoli ai suoi tifosi, non andranno in vacanza, restano impresse nel cuore, nella testa , nell’anima.
Nemmeno il calcio va in vacanza. Si riapre il mercato, che vede “all’asta” i migliori di quest’anno, giocatori e allenatori che si sono contraddistinti per bravura, capacità tecniche -tattiche e per tanti …tanti punti e trofei conquistati.
E anche Napoli può vantare i suoi campioni che fanno invidia ai migliori club europei.
Però, tra tutto questo trambusto scatenato dai questi “grandi nomi” messi a tavolino, non si è parlato di chi a Napoli vuole restare, di chi crede nel progetto e crede di poter ancora contribuire alla crescita di una squadra in piena ascesa: Goran Pandev.
In punta di piedi, senza arroganza e superbia, lui ex stella interista, è riuscito a farsi amare da un’intera tifoseria. Le sue giocate con la palla attaccata al piede, i suoi colpi di classe, la sua fantasia di gioco, la fredezza sotto porta e quella tecnica ad alti livelli, ha sbalordito i sostenitori azzurri. Ha conquistao sul campo la ficucia del tecnico, e si è assicurato l’amore dei tifosi a suon di goal.
Lo stesso , che l’anno scorso,
” Galeotti” di questo amore sbocciato all’improvviso,saranno stati il sole, il mare, l’atmosfera, le canzoni, il cibo, l’amore dei tifosi, l’armonia dello spoiatoio, e la magia di una terra “divinizzata”.
Il macedone, meriterebbe almeno un’altro anno di permanenza a Napoli.
Chi dichiara amore per questa terra, merita di indossare la maglia azzurra. Merita di essere amato da questo popolo.
Articolo modificato 23 Mag 2012 - 16:43