La parola a chi conosce Napoli, ha indossato la maglia azzurra e rispetta questa terra: Ricardo Rogerio de Brito, per tutti Alemao.
In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, parla di questo Napoli, tanto diverso dal suo, ma pur sempre in crescita e pronto a scoppiare, ad espodere, mostrando le grandi qualità e dando prova delle grandi imprese di cui è capace : “Per me il Napoli è la vera, grande novità ritrovata del calcio italiano. In pochi anni s’è ricostruito ed è diventato tanto forte da vincere la Coppa Italia. Senza dire della Champions, dove ha messo paura anche a chi poi l’ha vinta”.
Alemao crede in questo Napoli, ed è convinto che può continuare a sorprendere, “Quest’anno gli è mancata un po’ di panchina. Fosse stata più forte, meglio attrezzata, di maggiore qualità, non avrebbe sofferto quando per stanchezza o per infortuni qualcuno dei titolari s’è fermato“.
Per quanto riguarda la difesa, tallone d’achille dei partenopei, Alemao azzarda una proposta: “ Allora prenda Dedè. Dedé del Vasco da Gama. Anderson Vital da Silva detto Dedè. Un ragazzone che non ha ancora 24 anni, alto 193 centimetri, difensore centrale di piede destro. Per me è un fenomeno. Fossi il Napoli, lo ingaggerei subito“
Quando si tocca il tasto, ormai dolente, di Lavezzi, le parole di Alemao non “profumano” nè di romanticismo, nè di comprensione. Sono parole dettate da una logica calcistica : “Lavezzi è uno di quei giocatori che non si rimpiazzano con molta faciltà. il Napoli si rafforza prima di tutto non lasciando partire i suoi campioni, poi ingaggiandone di nuovi, infine migliorando la qualità della panchina. Bisogna far di tutto per fargli cambiare idea”.
E’ un campione e l’ha dimostrato in tutti questi anni vissuti all’ombra del Vesuvio. Perdere Lavezzi significherebbe, perdere quell’ “ingrediente segreto” che rende “squisita” ogni giocata . La spina nel fianco per ogni difesa. Un giocatore che per le sue qualità tecniche e per la sua velocità sia nella corsa che nello gestire la palla è inimitabile. Per non parlare dell’amore e della passione dei tifosi, che solo a Napoli può “respirare”.