Sono quelle frasi gettate lì, partorite senza pensarci troppo, che spesso hanno la forza per smuovere i complicati meccanismi delle transazioni calcistiche. Attestati di stima, messaggi d’amore; il sale sempre più carente del calderone del mondo pallonaro, stritolato fino all’inverosimile dai soldi e dagli scandali. Forse è solo una suggestione (il limite del tetto ingaggi riporta prepotentemente sulla Terra), però è piacevole poter riportare uno stralcio dell’intervista dell’attaccante del Real Madrid Karim Benzema rilasciata ad Extratime in cui dedica un piccolo spazio ad un’osservazione semplice quanto inaspettata:
“Mourinho mi ha trasformato da gatto in leone. Ho ritrovato la voglia di vincere e adesso punto al Pallone d’Oro. Zidane è come un fratello maggiore, gli chiedo consiglia. In Italia mi piace quella squadra con la maglia blu… Ah sì, il Napoli. Seguo la Juventus, da piccolo l’amavo e volevo essere Van der Sar. All’Europeo vedo favorite Spagna, Italia e Germania. Poi il Portogallo”.
Un apprezzamento sincero, e probabilmente nulla più. Ma, di questi tempi, è molto più entusiasmante perdersi fantasticando su colpi di mercato sensazionali piuttosto che convivere con l’amara realtà italica colma di fango e vergogna.