Non so se mi trovo all’ inferno oppure avvolto dai nembi del Parnaso, ma so per certo che qui puzza di fumo, qui non si distingue il piano dal monte, qui la realtà ha portato la sua lettera di dimissioni. Dove mi trovo? Nel sogno del calciomercato.
Sì, il calcio d’ estate è meglio del sogno di una notte di mezza estate, questo calcio è la nostra ragione di vita, baricentro di spavento e delizie, di inattese ed estreme possibilità. Ed è la possibilità dell’impossibile a tenere vivo lo spasimo, a dare voce ai giornalisti, a macchiare d’inchiostro una carta riciclata, a mettere in azione quelle benedette o maledette rotative che chissà quali arcani misteri e passaggi nascondono.
In questo calcio si può tutto, perché è un gioco che non conosce intervalli né sanzioni, è un sistema aperto dove tutti possono scriverci sopra il proprio sogno, dove ogni giocatore diventa mobile, fantasma che ora è a Madrid, ora veste la maglia azzurra e tra un’ora quella del Chelsea. E ci crediamo, abbiamo il diritto di crederci perché questa è la nostra rivincita, al di là del risultato già almanaccato , al di là della stagione che ci ha delusi o fatti impazzire. Questo è il nostro passatempo, il nostro gioco dei dadi, ma qui si misura anche la nostra fiducia nell’altro, nel Presidente. Mai come in questi mesi gli insulti tipo “poveraccio”, “pezzente”, “magnaccio”, fanno dei presidenti una sorta di oggetto dell’odio, catalizzatori dei fastidi della calura, soggetti da accusare.
>E’ così che Jovetic appare a Barcellona,a Torino, a Milano e a Napoli contemporaneamente, manifestando un dono dell’ubiquità che fa rosso di rabbia S.Gaspare del Bufalo. E’ così che Diarra ci appare riflesso sul cucchiaio mentre mangiamo i fagioli e ci dice “ Sono del Napoli, ingaggio da 3 milioni, è tutto fatto”. Non convinti da questa apparizione ci avventiamo sul pc, accediamo a tutti i siti possibili, perfino a quelli vietnamiti, pur di trovare conferme a quello che abbiamo visto e udito. E troviamo tale notizia confermata dal grande giornalista Nonsok Edire..come non credere a lui?
E ci ritroviamo felici, ci ritroviamo tra i fumi inebrianti di una squadra di spettri, spettri sì, ma a questi fantasmi i nostri sogni donano la carne, li muovono in un sicuro mazzarriano 2-3-6.
Sono ancora convinto che il Napoli stia trattando Cr7, me lo ha detto un uomo molto informato, non vuole che si faccia il suo nome ma, credetemi, è un tipo fidato, un agente che ha mille orecchie, tante quanti i sogni degli uomini.
Carlo Lettera
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