Aprite il ventaglio. Sarà un’estate torrida in casa Napoli. L’addio del Pocho rende eccitante seguire le manovre azzurre in sede di calciomercato. E’ partita la sigla, districarsi nella selva dei nomi che esplodono come fuochi d’artificio è già impresa ardua. La piazza però attende trepidante anche il sequel della finale di Coppa Italia, quella Supercoppa solo annusata e già progenitrice di tante piccole schermaglie tra il presidente De Laurentiis e la dirigenza bianconera. Ma la sorpresa che sta ricamando il patron ai suoi supporters è da brividi. Il fiocchetto è blaugrana.
PULCE-NELLA. Messi al San Paolo, accolto da un tripudio di colori ed emozioni. Roba da stropicciarsi gli occhi e prendersi a schiaffi. Purtroppo solo in amichevole e non nella competizione che tutti sognavamo. Hamsik e Cavani sulla sua strada, se cercava un tango argentino si è presentato in colpevole ritardo. Le date poste sul piatto dovrebbero essere 8 o 9 agosto. Nella cena conclusiva della stagione la società aveva promesso a Mazzarri un paio di test contro squadre d’alto rango. Si era immediatamente pensato al Paris Saint Germain. Allora, però, la trattativa con il Pocho era in una fase stagnante. Ore che è in dirittura d’arrivo, le acque sono un attimino più agitate. E per bocca del suo procuratore Alejandro Mazzoni, Lavezzi non avrebbe alcuna intenzione di affrontare i suoi ex compagni, a maggior ragione se dovesse giocare a Fuorigrotta con la casacca sbagliata. Altre ipotesi, o per lo più pallottole sparate a salve, coinvolgerebbero Chelsea e Real Madrid. Chiacchiere. Il fascino del Barcellona dribbla ogni altro pensiero dalla mente del presidente azzurro. Una sorta di replay a campi invertiti del gran galà del 22 agosto 2011, quando gli spagnoli si imposero nel trofeo Gamper con una sonora “manita”. Ma in pochi avranno dimenticato la volée di Cavani, valutato in offside sul punteggio di parità, che grida ancora vendetta.
SUPERCOPPA. L’estate partenopea ruoterà giocoforza attorno all’impegno con la Juventus. Si sfogliano i giorni di agosto papabili come fossero petali di margherita. Pechino o non Pechino? Alla ricerca di un compromesso tra esigenze diverse, si prospetta l’11 agosto in Cina come soluzione più probabile. Decisione dalla quale si innescherà la pianificazione della sfida con il Barcellona. De Laurentiis fa la voce grossa, vuole che si rispettino le sue richieste e non è uno che molla l’osso con tanta disinvoltura. Minaccia di rinunciare alla Supercoppa, ma il gruzzoletto in ballo fa venire gli occhi a mandorla. 3,6 milioni di introito netto (circa il 45% a squadra), frutto dei 3,3 milioni stabiliti da contratto con UVS (ente organizzatore) più altri 200-300 mila euro netti dai diritti tv.