Oggetto misterioso, acquisto inutile, l’ ennesimo calciatore sopravvalutato, presentato, nell’ arco dello scorso mercato estivo, come potenziale pezzo pregiato con il quale infoltire l’ assetto difensivo partenopeo.
Questo e molto, molto altro si è asserito in merito ad Ignacio Fideleff, una delle tante meteore che ha valicato il cielo azzurro , di nome e di fatto, della “costellazione Napoli” .
Il 23enne difensore argentino, vero e proprio angelo azzurro, così definito, non propriamente per le prestazioni determinanti ed i salvataggi provvidenziali di cui si è saputo rendere autore, ma, piuttosto, per la folta chioma bionda ossigenata, gli occhi azzurro mare, i tratti somatici delicati ed i lineamenti del viso da “principe”.
Ricordato dai tifosi napoletani per un maldestro episodio, di cui si è reso autore nel corso del suo esordio con la maglia azzurra, in occasione della trasferta di Verona contro il Chievo.
Dopo quella sera, gli occhi di Mazzarri, così come le scelte tecniche di quest’ ultimo, non sono mai più ricadute su di lui.
Così, all’ infuori di altre tre blande e marginali comparse con la maglia del Napoli, non c’è stata “materia prima” utile su cui argomentare la pratica di convincimento necessaria per far ricredere gli esigenti supporter azzurri sul suo conto.
Insomma, l’argentino è finito sotto la luce dei riflettori per una sola notte, conseguenzialmente a quell’ episodio negativo di cui si è fortuitamente reso autore a Verona.
Il destino lo ha unito alla sua compagna, Barbara, anche per quanto concerne quest’ aspetto.
I giornali, infatti, si sono interessati della signora Fideleff, esclusivamente quando si è trattato di narrare la vicenda di cronaca della quale la donna è stata protagonista.
Lo scorso dicembre, come molti di voi ricorderanno, nel periodo in cui si urlava al complotto da parte della criminalità, mirato a colpire i calciatori azzurri, derubando le loro compagne, infatti, Barbara Fideleff, mentre si trovava in un centro commerciale di Quarto, allorquando si è recata nel parcheggio per guadagnare l’ uscita, ha trovato la sua auto scassinata e messa a soqquadro.
Prima di allora nessuno sapeva chi lei fosse, dopo di allora nessuno è stato mosso dalla curiosità di scoprire chi lei fosse.
Dopo quelll’ episodio anche lei è stata relegata nella panchina del dimenticatoio.
Non sappiamo se Fideleff avrà modo di dimostrare sul manto erboso del San Paolo di poter essere ” l’ angelo azzurro” anche nel rettangolo verde, di conseguenza, non possiamo stabilire se Barbara disporrà di altro tempo per associare alla sua persona un ricordo di diversa natura, nella mente del popolo azzurro, ma ci piace l’ idea di concedere alla giovane, bellissima ed innamoratissima coppia, un nuovo e diverso “giorno di gloria” , in cui, l’ attenzione del pubblico e dei tifosi è puntata esclusivamente sul loro amore.
E’ l’ immagine migliore dalla quale ripartire, ma anche la più affettuosa con la quale, eventualmente, salutarli.
Luciana Esposito
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