PEPERINO. Il Napoli si è fiondato sul calciatore, sempre nell’ottica di trovare l’erede del Pocho. Le caratteristiche sono equiparabili. Gomez ama esibirsi dietro le punte o su entrambi i versanti di un tridente d’attacco. Brevilineo, baricentro basso, grande corsa e dotato di ottimi colpi. Non ha lo strapotere fisico del Pocho ma ha una maggiore continuità di rendimento e, quando è in forma, può scardinare difese blindate e far ammattire i suoi dirimpettai. Ha in comune con il suo connazionale dall’accento francese anche una preoccupante anoressia sotto porta. In 70 gare all’ombra dell’Etna ha messo a segno solo 8 marcature. Quando decide di essere incisivo, però, tira fuori dal cilindro perle da 30 metri come il gol realizzato l’anno scorso nella gara del “Massimino” contro l’Atalanta. Non digerisce il 4-4-2 del nuovo mister etneo Maran ed è stimolato da un’eventuale esperienza europea, anche se ha un contratto in scadenza nel 2015 e dichiara amore eterno ai siciliani. Il presidente Pulvirenti ha sempre sottolineato che vuole dare continuità al suo progetto. Gasparin, amministratore delegato, è stato chiaro: “Da Catania qualcuno si potrà muovere solo in seguito ad offerte irrinunciabili”. La solita incedibilità di cristallo, pronta a frantumarsi alla prima seria offerta. I liquidi ai partenopei non mancheranno. A Parigi si impacchettano banconote in una valigetta azzurra.
Articolo modificato 13 Giu 2012 - 21:12