Arrivato a Napoli solo nelle ultime ore di calciomercato, il macedone ha faticato davvero tanto, forse troppo per entrare in sintonia col gruppo ed il sistema di gioco. C’è l’attenuante di un infortunio patito ad inizio stagione che ne ha rallentato l’evoluzione di Pandev a Napoli ma c’è da considerare, forse, una leggera punta di malcontento da parte del ragazzo di essere “sceso” di rango, dall’Inter del “triplete” al Napoli.
Fino ad Ottobre inoltrato le prestazioni sono scadenti; fisicamente sottotono ed anche tatticamente sembra spaesato, avulso dal resto della squadra. Poi, la svolta, contro la Juventus, quando si ricorda di essere un calciatore qualitativamente ottimo ed infila la doppietta che quasi stende i futuri Campioni d’Italia.
Da quel momento la storia di Pandev in maglia azzurra è stata un continuo crescendo, fatto di prestazioni di alto livello anche quando il nostro partiva dalla panchina. Ottime giocate, gol importanti e un’intesa sempre crescente con i compagni di reparto, fino a diventare, al termine della stagione, addirittura titolare al posto di un’icona della squadra come Lavezzi.
C’è tanto di suo nel finale di stagione, così come nella finale di Coppa Italia, quando piazza l’assist vincente per Hamsik che sancisce la vittoria del trofeo che a Napoli mancava da un eternità.
Il macedone sarà l’arma in più del Napoli 2012-2013, avendo già firmato il contratto che lo legherà a Napoli per tre anni, e si spera con la stessa efficacia con cui ha giocato per tutto il 2012.Mi piace per Goran