Il mister della squadra che arriva quinta in campionato, agli ottavi di Champions e vince la Coppa Italia meriterebbe un voto anche superiore, ma il roblema è che Mazzarri avrebbe potuto molto ottenere più di un quinto posto in campionato a avrebbe potuto centrare i quarti di finale di Champions League, se solo non avesse commesso errori madornali, nel corso della stagione.
Ad Agosto rifiuta Trezeguet per riprendere Lucarelli, salvo litigarci dopo 72 ore, a Gennaio Vargas gestito alla stregua di uno ragazzino sconosciuto qualsiasi ed in mezzo tanti errori di natura tecnico tattica che hanno pregiudicato un esito della stagione ancora migliore di quello appena ottenuto.
I demeriti vanno equamente spartiti con i meriti che vanno indubbiamente riconosciuti al tecnico livornese, bravo nel riprendere in mano la situazione quando il Napoli cominciava a navigare in cattive acque dopo l’eliminazione in Champions. Bravo anche a gestire il caso-Lavezzi ed avere la forza per metterlo in panchina per scelta tecnica anche quando l’argentino si diceva disponibile. La Coppa Italia è il giusto premio per la tenacia con cui il Mister vive ogni giorno l’essere l’allenatore del Napoli, una squadra ritornata all’antico blasone di un tempo. Gran parte dei meriti sono suoi, ma per diventare un allenatore da grandissima squadra deve ancora masticare pane duro. Per il momento, bene così.
Articolo modificato 20 Giu 2012 - 00:14