Il futuro in 185 centimetri di qualità. Qualità, questo e tanto altro è John Alberto Fernando Andres Luigi Olof Guidetti, più semplicemente John Guidetti (o Gold-etti, Goaldetti, Driedetti…), attaccante svedese classe 1992 nelle cui vene scorre anche un po’ di sangue italiano. Un bomber al centro del mercato, che costa 8 milioni di euro: in questi giorni è stato proposto a diverse società italiane, tra cui Lazio, Napoli e Fiorentina. L’ultima idea porta alla Sampdoria, lo volevano in Germania anche Schalke 04 e Bayer Leverkusen. Eppure, la preferenza di John è per Italia o Spagna. Il cartellino è tutto di proprietà del Manchester City, che vorrebbe portarlo in ritiro. Ma Guidetti vuole andar via per sentirsi protagonista assoluto. E dopo l’ultima stagione, è comprensibile: 21 reti in 23 presenze con il Feyenoord nel campionato olandese, Guidetti ha mantenuto vivo fino all’ultimo il sogno Eredivisie per il club di Rotterdam a suon di triplette: le tre nelle sfide casalinghe contro Twente, Ajax e Vitesse lo hanno reso il primo capace di un’impresa simile con la squadra di Rotterdam dopo Dirk Kuyt nel 2004.
La carriera di Guidetti inizia nel 1998, a sei anni, tra le file del Brommapojkarna, club di seconda divisione svedese che da sempre dedica grande attenzione al settore giovanile. Quattro anni dopo Guidetti si sposta con la famiglia in Kenia, dove indossa le maglie di Impala Bromma Boys, Mathare Youth Sports Association e Ligi Ndogo. Un attaccante, Guidetti, che sembra non sentire il peso dei debutti. La prima partita con la squadra riserve del Manchester City è subito bagnata – guarda caso – da una tripletta. Va a segno anche nella prima gara con la maglia del Burnley, in prestito dai Citizens, squadra con la quale nell’unica gara ufficiale giocata si mette in luce con un assist. Grazie alle doti fisiche, alla capacità di finalizzazione e alla facilità di tiro arrivano presto paragoni con stelle del calibro di Rooney e Tevez. Nel 2011 Guidetti è a un passo dal Twente, ma alcuni problemi con la dirigenza fanno sfumare il passaggio e lo svedese prende la direzione di Rotterdam. Nell’incredibile stagione con il Feyenoord c’è spazio anche per una piccola ingenuità: durante la gara interna contro il RKC Waalwijk lo svedese segna un gol e, già ammonito, si toglie la maglia per esultare rimediando così il secondo giallo e lasciando in dieci la squadra. “Uno dei momenti peggiori della mia vita”, lo descriverà poi Guidetti. La stagione gli regala anche la prima convocazione nella nazionale svedese in un’amichevole contro la Croazia e soltanto un’infiammazione al nervo della coscia gli ha impedito di prendere parte alla spedizione di Euro 2012. Compagno di Ibrahimovic in nazionale, con un futuro roseo davanti. Chissà, se in Italia. Ma di certo a suon di gol.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com