Rosati, in questo momento, è l’unico dei portieri che è in partenza per Dimaro, ma che andrà altrove. Morgan De Sanctis ha il contratto in scadenza nel 2013, ma il suo intento è di restare e ha chiesto già da un po’ un vertice per trattare il rinnovo. Il suo agente, Pastorello, a giorni incontrerà il d.s. Bigon. Il primo rebus da definire è la durata del nuovo contratto perché De Sanctis ha 35 anni e vorrebbe Napoli come la sua ultima meta. Molto più probabile, invece, che gli sia proposto un rinnovo di un anno con opzione per la stagione succcessiva come è stato fatto con Aronica (un anno più giovane di De Sanctis). Dunque, fino al 2014 il Napoli e De Sanctis dovrebbero percorrere la stassa strada, poi si cercherà un nuovo numero 1. In questo momento tutto dipende anche dal rendimento dell’ex juventino che quest’anno non è stato sempre impeccabile.Tuttavia, De Sanctis resta il «titolarissimo» per eccellenza, visto che anche nella stagione che si è appena conclusa ha lasciato a Rosati la miseria di due apparizioni, una in campionato (a Firenze) l’altra in Coppa Italia al San Paolo contro il Cesena.Ecco il motivo per il quale proprio Rosati vorrebbe andare via.Era consapevole di venire a Napoli per fare il dodicesimo, ma sperava di avere maggiore spazio o di partire alla pari di De Sanctis dopo un anno di apprendistato e , invece, le gerarchie non sono mai state messe in discussione e, visto che Fiorentina e Torino stanno pensando a lui, Rosati è dato per partente.In questo modo il Napoli dovrebbe trovare un secondo ed un terzo portiere, visto che il contratto di Roberto Colombo scadrà il 30 giugno e non si è ancora parlato di rinnovo. Un’idea potrebbe essere Luigi Sepe, portierino della “scugnizzeria azzurra” che ha già esordito in A quattro stagioni fa a Firenze, ma il Pisa lo rivorrebbe in prestito come in questa annata (stavolta, però, con la promessa di un posto da titolare). Così, Bigon sta valutando varie piste: il romeno Tatarusanu della Steaua è una pista già seguita, lo scugnizzo Nando Coppola (scadenza con il Milan 2013) un’ipotesi interessante da prendere in considerazione seriamente. Ha 34 anni, ma è integro, e saprebbe come interpretare il ruolo avendo fatto spesso il dodicesimo. Tutto è ancora da scrivere, ma intanto Dimaro si avvicina sempre di più e il giovane talento della Primavera, Diamante Crispino, ha già pronti i guanti e la tanta voglia di trovarsi tra i pali che contano.
Mariano Menna