Antonio Corbo, editorialista de La Repubblica e profondo conoscitore delle vicende di Casa Napoli, nel suo articolo odierno ha fatto il punto sul mercato azzurro ma ha anche rispolverato la questione-stadio.
IL MERCATO- “Napoli e Juve si sentono destinati a una missione: rilanciare il fascino del campionato. Primo scontro al mercato: la Juve fa sapere che al pari di Manchester City e Real Madrid vuole Cavani. Il Napoli dà una risposta indiretta per dire no: al manager del bomber ipotizza una eventuale clausola rescissoria a 100 milioni sul contratto che scade nel 2017. È un messaggio obliquo anche per l’allenatore: Mazzarri ora sa che riparte con un attacco micidiale. Cavani è tra i più richiesti in Europa, Hamsik ha ansia di riscatto dopo l’esclusione dalla Champions e Pandev costerà (per i prossimi 4 anni) oltre 25 milioni lordi: 7,5 per l’acquisto, due netti d’ingaggio a stagione. De Laurentiis, che da quest’anno guida il mercato, ricambia l’azione di disturbo per Verratti, che si è promesso alla Juve da tempo. Il Pescara l’ha ritirato dal mercato: finge, ovvio. Tratta con la sola Juve, 10 milioni per la metà. Nessun altro club si infila perché nessuno ha la liquidità della squadra partenopea: il Napoli spenderà 40 milioni, puntando sui giovani e dopo gli Europei. Non intende sprecare il tesoretto di Lavezzi né ripetere gli ultimi errori“.
LO STADIO E’ UN MIRAGGIO…- Se Corbo si dimostra tutto sommato ottimista circa la prossima campagna acquisti del Napoli, altrettanto non può dirsi dell’annosa problematica riguardante l’inadeguata casa degli azzurri, lo stadio San Paolo: “Il San Paolo è stato promosso dagli inviati Uefa. Il tabellone, previsto solo per la Champions, è impossibile, essendo il terzo anello inagibile. Vi sarà uno speciale cartellone luminoso con informazioni e immagini che corrono a mezz’aria sull’anello circolare della tribuna, a 360 gradi. Un piccolo capolavoro ripagato dagli sponsor. Tra due settimane l’incontro con il Comune per un modesto restyling. Se ne farà carico il Napoli, a sua volta moroso. Ma non quadrano ancora i conti tra anticipi e canone non pagato. Sfuma il nuovo stadio. È arrivato un solo progetto, e per Ponticelli: il Napoli allunga i termini fino al 30 settembre nella speranza che altri privati si presentino. Vi sarà poi il bando. Da valutare i progetti ma anche gli eventuali piani finanziari dei privati. Le banche confermano il più cupo scetticismo. Non resta che il San Paolo, con lavori piccoli, brevi, urgenti. La nuova convenzione prevede il passaggio al Napoli degli attuali dipendenti. Ora sono 80. De Laurentiis non li prenderebbe neanche come comparse. Il film dello stadio quindi è ancora ai titoli di testa”.
Marco Soffitto