In una gara dominata in lungo ed in largo, la nazionale di Prandelli mette alle corde la compagine inglese di Roy Hogdson per l’intera gara, dove solamente nella prima frazione gli inglesi hanno messo in difficoltà la retroguardia azzurra, che ha visto in De Rossi, autore di una conclusione nella prima frazione di gioco che ha fatto tremare il palo alla destra del portiere inglese, l’uomo tutto cuore e grinta capace di trascinare la squadra. Ottima anche la prova di Pirlo, lucido e illuminato per gran parte del match, glaciale dal dischetto quando, con un cucchiaio degno di Totti, ha sbeffeggiato il portiere Hart, impotente nel guardare la palla scivolare pian piano in rete. Da segnalare le ottime prove dei gregari subentrati nella seconda parte della partita, dapprima Diamanti, che risulterà decisivo dal dischetto, e di Christian Maggio, entrato bene in gara, procurandosi calci da fermo e rinvigorendo la fascia con le sue solite sgroppate. Autore di un fallo abbastanza strano, si fa ammonire e verrà squalificato per la semifinale contro la Germania.
La gara è terminata 0-0 nonostante si è avuta l’impressione che si sarebbe potuta sbloccare in qualsiasi momento a favore degli azzurri, talmente insistente e continua sia stata la manovra e i tentativi degli uomini di Prandelli. Alla fine, dagli undici metri hanno fallito dapprima Montolivo (fuori), poi Yong (traversa) e Ashley Cole (parata di Buffon) hanno ribaltato le sorti del match e condannato all’eliminazione l’Inghilterra. L’ultimo rigore di Diamanti ha regalato all’Italia la semifinale contro la Germania, nella sfida infinita contro i tedeschi, ultima delle quali nei vittoriosi mondiale 2006. Buono l’apporto in attacco del duo Balotelli-Cassano, a cui si potrà imputare solamente una scarsa vena realizzativa, ma in compenso si sono mossi bene ed hanno creato gli spazi giusti per gli inserimenti dei vari Abate, Balzaretti, Marchetti e Montolivo.
Si giocherà giovedì una insperata semifinale di un campionato europeo che vede gli azzurri vittoriosi solamente nel lontano ’68. Rinvigorire il palmares proprio adesso, in un periodo in cui impazza una grave crisi economica nel paese, in concomitanza con l’ennesimo scandalo scommesse che vede accusati anche alcuni azzurri, avrebbe delle similitudini con quanto accaduto nell’ultima vittoria mondiale. Come per dire, a sentire odor di guai si tirano fuori gli attributi …