Azzurro Italia o Azzurro Napoli? In questi caldi giorni di giugno le due passioni si mischiano fino a diventare un solo sogno. La sacrosanta vittoria ai calci di rigore contro gli inglesi ha ridato speranza e unità ad un gruppo che era partito-diciamocelo- senza guardare lontano. E torna di moda tifare Italia, tornano di moda i caroselli nelle strade, gli incitamenti, l’orgoglio di sentirsi appartenenti a una Nazione. Ora, però, l’ostacolo da superare è immenso e si chiama Germania. La Germania che guida l’Europa a suon di rigore, la Germania giovane e vincente, il motore economico del continente che rivendica il diritto di non condividere le difficoltà altrui. Nessuno è invincibile. Prandelli ha messo sul piatto la carta dello Storia, richiamandosi all’epica delle eroiche battaglie, dove i piccoli Davide sfidavano gli immortali Golia, dove trecento valorosi guerrieri sfidavano un impero. La realtà non è fatta di sogni, ma i sogni aiutano a sperare. Noi tifosi napoletani lo sappiamo fin troppo bene. È stata la speranza a non farci abbattere quando dall’urna di Nyon è sgusciato il girone più duro della Champions, probabilmente da qualche anno a questa parte. È stata la speranza a spingere in rete il tiro di Cavani, nella prima partita a Manchester. E non diteci che quello non era un sogno. È stata la speranza a guidarci alla vittoria contro il Villareal, al pareggio con la finalista Bayern, a battere in un San Paolo ancora incredulo i campioni d’Inghilterra del Manchester City. E come non pensare alla speranza guardando il gol di Inler a Villareal?! E poi la sfida con il Chealse, il magico 3 a 1 dell’andata. È vero, il sogno si è interrotto drasticamente nella partita di ritorno. Tutti i tifosi napoletani sono tornati immediatamente alla realtà. Tristi. Ma chi lo avrebbe detto? Chi avrebbe scommesso su un cammino tanto lungo e pieno di immense soddisfazioni? È per questo che guardiamo con passione e speranza alla partita di giovedì sera contro la Germania. Sono più forti, lo sappiamo. Hanno attaccanti che segnano gol a grappoli, sono veloci, hanno un gioco di squadra efficace, costruiscono azioni su azioni. E allora? Nessuno è invincibile. Nel campo sfrenato e puro dell’immaginazione potremmo pensare che, in una notte d’inizio estate, nella lontana Ucraina, l’Azzurro Italia si ricordi dell’Azzurro Napoli, che i due colori finalmente si uniscano in nome del sogno e della speranza. Solo così potremo guardare i tedeschi negli occhi e dirgli che non abbiamo paura.
Raffaele Nappi
Articolo modificato 26 Giu 2012 - 11:49