Volontà – Qui scatta immediata la connessione con l’ultima pubblica uscita di Andrea Della Valle, presidente onorario della Fiorentina. Sul sito web ufficiale il club viola, una settimana fa, aveva fatto lampeggiare una dichiarazione forte: «Jovetic non è sul mercato». Non c’è contraddizione: per la Fiorentina Jo resterebbe qui ancora a lungo, non c’è davvero intenzione di privarsene; per la società l’attaccante è il centro di gravità su cui ricostruire il nuovo mondo viola, l’obiettivo quello di resistere anche a proposte d’acquisto ferme ai 25milioni di euro, come quella pensata dal Chelsea: con l’aggiunta cash di altri cinque il potere di barricata viola sarebbe però azzerato.
Confronti – A metà dell’ultima stagione l’argomento sarebbe stato trattato in toni più drastici, tipo: Firenze saluta Jovetic, nel contratto c’è la clausola rescissoria; a febbraio scorso Jo aveva sommato dodici gol, già record personale, arrivato dopo un anno intero di stop per frantumazione del ginocchio. Da allora il rendimento dell’attaccante è un po’ calato, dato che sommato al negativissimo campionato viola, ha finito per abbassare leggermente il valore-mercato del giocatore, per cui, a oggi, nessuno pare disposto a pagare trenta milioni. Ma nella lista top-player Jove entra di diritto, e per un talento di ventidue anni si può pensare dimettere in conto un extrabudget. Sul capitolo volontà del giocatore inutile addentrarsi: sarà lui a chiarire i futuri desideri, ma qualche segnale già lanciato farebbe intuire la voglia di giocarsela subito per grandi obiettivi. La Fiorentina (che prenderà l’attaccante dell’Ajax, El Hamdaoui e ha in mano il difensore argentino Roncaglia) può avvalersi di un altro dato: negli ultimi sondaggi in rete la città ha fatto intendere che non drammatizzerebbe la partenza di Jovetic, posizione curiosa per una piazza che ama certi talenti.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 27 Giu 2012 - 15:40