Il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso, presentato da un gruppo di comitati formati da sostenitori del Taranto, contro la penalizzazione di 6 punti che, di fatto, ha impedito al club pugliese di ottenere la promozione diretta in Serie B. Fin qui nulla di strano, se non che, prima dell’emissione della vera sentenza, era stato diffuso un documento falso in cui si dichiarava l’accoglimento delle richieste: via il -6, Taranto in B e città in festa.
Una gioia troppo frettolosa, scatenata da alcuni media locali in possesso di un documento apparentemente proveniente dal Tar stesso: ma troppi segnali hanno insospettito i più prudenti. Innanzitutto la pubblicazione della singola decisione, e non delle motivazioni principali che avrebbero portato alla decisione positiva per il Taranto; quindi la non coincidenza delle date e infine il singolare fatto della pubblicazione in orizzontale e non nel consueto modo verticale del dispositivo. Inoltre, sia la Figc che la Lega Pro non avevano nessuna comunicazione diretta da parte dell’autorità giudiziaria della decisione. Arrivata, invece, qualche ora dopo e totalmente opposta a quella per cui i tarantini stavano festeggiando.