Le ingiustizie, però, non vengono mai da sole. A mettere il dito nella piaga ci ha pensato un misunderstanding al momento del viaggio di ritorno verso Lisbona, in partenza dall’aeroporto di Donetsk:
“L’organizzatrice del viaggio mi ha chiesto se non era un problema sedermi in una delle ultime file, io ho detto che andava bene e sono andato a comprarmi una focaccia. Appena sono tornato l’aereo era già decollato senza di me“.
Quando si sono accorti dell’assenza di Ronaldo a bordo ormai era troppo tardi. Un altro smacco, un altro indizio che costruisce una certezza: esperienza da dimenticare.
Articolo modificato 30 Giu 2012 - 12:15