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Se lo dicono loro? Aurelio De Laurentiis da Roma e il suo amico-collega Gianpaolo Pozzo da Udine, si sbottonano in tv e in radio di quel tanto da far scorgere i primi due rinforzi per il Napoli. «Behrami? Ci interessa», ha ammesso il patron azzurro. «Armero? Ne ho parlato col presidente del Napoli ma con lui non è facile fare affari. A noi, però, piace Insigne così come a loro interessa Cuadrado: lipotesi di scambio non è improbabile», l’osservazione genuina del patron friulano consente di immaginare l’arrivo ormai prossimo del colombiano al Napoli.

JOVETIC Behrami, Armero e poi? De Laurentiis non si sbilancia oltre e, anzi, prova a smontare la tesi dell’arrivo di Stevan Jovetic. «Prima ci interessava, ma adesso ho qualche perplessità. Non conosciamo né il suo stato di salute né lo stato fisico». Immediata la replica della Fiorentina attraverso il presidente Cognini: «Mi sembra strano che una persona così seria e preparata come De Laurentiis non si sia informata bene sulla salute ottima di Jovetic. La prima volta che lo vedrò lo informerò meglio e per scherzare gli racconterò la favola di Esopo La volpe e l’uva». Jo-Jo per addolcire l’addio del Pocho: i partenopei se lo augurano, nel mentre il patron racconta dell’insofferenza di Lavezzi: «Al suo addio eravamo preparati – ammette il presidente – lestate scorsa riuscii a convincerlo a rimanere ancora un anno, questanno non potevo. Quando mi ha detto che voleva andare a Parigi, abbiamo trovato laccordo». La stessa operazione sembra sia riuscita stavolta con Cavani: «Il Matador resterà al Napoli. Se poi arriverà qualche cafone con soldi di dubbia origine che mette sul piatto 100 milioni di euro, ne parleremo». Il progetto prosegue e nelle idee del patron il Napoli dovrà crescere ancora, tecnicamente ed economicamente. «Un’agenzia tedesca – dice – ci ha collocato al 15esimo posto, prima della stessa Juve, in una classifica di 400 squadre. Dopo aver portato il Napoli tra i club più importanti al mondo, ora voglio esportare questo modo di fare calcio, acquisendo qualche club straniero. La mia base operativa sarà Londra, per il cinema oltre che per il calcio, senza disdegnare Stati Uniti, Brasile e Cina. Ma non lascio Napoli, lunica realtà che non mi fa disgustare, né stancare di questa Italia»

fonte: Tuttosport

Articolo modificato 6 Lug 2012 - 10:16

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Scritto da
Antonio Manzo