A volte, nel mondo del calcio, la mancanza di pazienza rischia di bruciare i migliori talenti. Napoli, nel bene e nel male, è una piazza che regala tanto amore e supporto ma, al tempo stesso, pretende una resa costante ed immediata sul terreno di gioco. Tuttavia, vista la nuova strategia adottata dal presidente Aurelio De Laurentiis, è arrivato il momento di dare fiducia a ragazzi in erba.
La rosa del Napoli attualmente è composta da giovani di belle speranze: Insigne, Vargas, e Fernandez hanno dimostrato, prima di approdare all’ombra del Vesuvio, un talento fuori dal comune, degno di una squadra di vertice. Un talento che, per un motivo o per un altro, non è ancora stato completamente mostrato in maglia azzurra. Vargas, dopo i primi 45 minuti di gioco disputati contro il Cesena, è stato criticato ed accantonato, mentre Fernandez ha avuto poco spazio nel terzetto titolare di difesa. Insigne invece, tra dubbi e paure, potrebbe finalmente avere l’occasione di mettersi in mostra con la maglia della sua città.
C’è bisogno dunque di imparare una virtù che a Napoli (ma anche in tutta Italia) non è stata mai presa in considerazione: la pazienza. La pazienza che ti porta a non fischiare un 21enne alla sua prima partita sbagliata, la pazienza che permette di non etichettarlo come bidone al primo passaggio fuori misura. Napoli ha bisogno di crescere e, se imparasse la virtù della pazienza, non avrebbe più rivali.